Nus, il paese è sotto choc: «Era impossibile pensare che potesse fare una cosa simile»

Nus, il paese è sotto choc: «Era impossibile pensare che potesse fare una cosa simile»
Pubblicato:
Aggiornato:

La notizia dell'arresto di Gabriel Falloni, accusato dell'omicidio Elena Raluca Serban, la 32 di origine romena trovata morta all'alba di domenica scorsa, 18 aprile, con una profonda ferita al collo in un alloggio di Aosta, ha lasciato increduli e senza parole gli abitanti di Marsan di Nus, villaggio dove il presunto assassino viveva in un alloggio in affitto. «Lo conosco di persona - racconta il sindaco di Nus Camillo Rosset - e quello che posso dire è che sembrava un bravo ragazzo, gentile e che si poneva sempre in maniera educata. La notizia del suo arresto per quell'orribile gesto di violenza ci ha scioccato e non ce l'aspettavamo di certo. Da quello che mi risulta lavorava nel campo dell’edilizia ma di più non so. Rimane una storia molto triste che fatico anche a comprendere».

Roberto Simonetti è un vicino di casa di Gabriel Falloni e lo ha conosciuto in una maniera del tutto casuale. «Ero nel borgo di Nus quando una conoscente, sapendo che abito a Marsan, mi ha chiesto se ero disponibile a dare un passaggio a Gabriel Falloni sino a casa. - riferisce Roberto Simonetti - Da quel momento in poi, visto che lui è senza patente, mi è capitato più volte di accompagnarlo sino alla sua abitazione. Quello che posso dire è che è un gran chiacchierone e che una volta a destinazione faticavo a farlo scendere dalla macchina e ogni volta dovevo inventarmi una scusa. Mi aveva poi chiesto se potevo lasciargli un pezzo d'orto dove poter coltivare qualche ortaggio per passare il tempo al rientro dal lavoro. Sicuramente non era uno che si faceva notare nel villaggio. Appena ho saputo del suo arresto mi sono cadute le braccia. Mai e poi mai avrei pensato che potesse arrivare a fare una cosa simile perché mi sembrava una persona a posto ed educata». Un residente a Marsan che preferisce mantenere l’anonimato racconta: «Mi è capitato di incontrarlo per strada mentre saliva verso la sua abitazione e gli davo volentieri un passaggio perché tra noi della collina c'è una sorta di solidarietà. Certo è che se avessi saputo che tipo era l'avrei tenuto a distanza ma devo anche dire che si è sempre comportato gentilmente. D'altra parte nessuno pensa mai al peggio e con il senno di poi, sapendo che aveva avuto già dei precedenti di violenza verso le donne, l’avrei tenuto a debita distanza».

Anche Lino Brulard, residente a Nus, è rimasto colpito dalla notizia: «Non ci posso credere, mi ha anche aiutato in qualche piccolo lavoretto. Sembrava un ragazzo “a modo” ma alle volte le apparenze ingannano».

Abbonamento Digitale La Valléè
Archivio notizie
Novembre 2024
L M M G V S D
 123
45678910
11121314151617
18192021222324
252627282930