Nuova direttrice del Forte di Bard Nessuna delle candidate è idonea

Nuova direttrice del Forte di Bard Nessuna delle candidate è idonea
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Colpo di scena al Forte di Bard: delle 4 candidate alla prestigiosa carica di direttore per i prossimi 3 anni nessuna è stata ritenuta idonea. In realtà al colloquio di martedì scorso, 20 aprile, avrebbero dovuto partecipare in 5 ma la direttrice uscente Maria Cristina Ronc, che dal 2018 ricopre tale ruolo in scadenza sabato 15 maggio, ha rinunciato a sorpresa a sostenere l’esame. Maria Cristina Ronc motiva così le ragioni della sua scelta: «Ho depositato la mia candidatura avendone i titoli ma, dopo aver superato le valutazioni curriculari, ho deciso di non partecipare al colloquio finale per assecondare la scelta operata dagli organi dell’Associazione di non rinnovare il mio incarico, benché contrattualmente possibile, malgrado i risultati conseguiti in un contesto di difficoltà pregresse, reso ancor più difficile dalla pandemia». Ha visto i quesiti delle prove della selezione da cui nessun candidato è risultato idoneo? «Sì perché sono stati pubblicati sul nostro sito. - risponde Maria Cristina Ronc - Si riferivano alla normale attività di direzione di una struttura complessa come il Forte di Bard in cui sono impegnata da 3 anni e i cui risultati la stessa Giunta regionale ha recentemente definito di “prestigio”».

Perciò hanno sostenuto l’esame la direttrice nonché conservatore responsabile del Museo dell’Artigianato valdostano di tradizione di Fénis Nurye Donatoni, Daniela Berta che da aprile 2018 riveste il ruolo di direttrice del Museo Nazionale della Montagna “Duca degli Abruzzi” di Torino, Silvia Albertini, tornata a Milano da San Paolo in Brasile dove con la sua società Artitude Produções ha realizzato i contenuti di 11 musei tematici e di una ventina di esposizioni temporanee, e l’aostana Francesca Pollicini, architetto, che lavora all’International Council of Museums di Parigi in qualità di general manager degli eventi istituzionali. Però nessuna di loro ha raggiunto il punteggio previsto di 8 decimi (non bastava quindi la sufficienza) davanti alla Commissione esaminatrice presieduta dall’ex Sovrintendente agli studi - e ora magistrato della Sezione di controllo della Corte dei Conti - Fabrizio Gentile affiancato dall’esperta di lingua inglese Rosalie Christine Crawford, dall’ex Soprintendente ai Beni culturali Roberto Domaine, dalla docente dell’Università della Valle d’Aosta Anna Maria Merlo, dal dirigente regionale Igor Rubbo e dall’esperta di lingua francese Annie Vuillermoz. Delle 3 buste contenenti le domande d’esame è stata sorteggiata la prima, contenente come le altre 7 quesiti (1 dei quali in inglese). Tra le altre cose, si chiedeva «In Valle d’Aosta la Soprintendenza per i Beni e le Attività Culturali non dipende dal Ministero competente in materia di Patrimonio Culturale. Quali sono le peculiarità della Soprintendenza regionale, con particolare riferimento alle norme di attuazione dello Statuto Speciale della Regione Autonoma Valle d’Aosta?». E ancora: «Il Forte di Bard è un polo culturale complesso, che comprende realtà museali tra loro correlate in grado di offrire una panoramica approfondita sul Patrimonio Culturale - materiale ed immateriale - dell’arco alpino. Partendo da questo patrimonio straordinario, esporre eventuali criticità o suggerimenti di miglioramento di alcuni ambiti museali e alcune idee per un rilancio della sua comunicazione».

Tutti temi comunque non difficili ma non superati brillantemente dalle 4 candidate. Ora, dopo questa impasse, resta da capire come procedere e la palla, perciò, passa al Comitato di indirizzo dell’Associazione Forte di Bard presieduto dalla appena riconfermata Ornella Badery, dirigente regionale in pensione e già vicesindaca di Pont- Saint-Martin, che era stata nominata nel marzo 2019 dalla Giunta regionale in sostituzione del dimissionario Sergio Enrico. Il Comitato di indirizzo è composto dalla soprintendente ai Beni culturali Cristina De La Pierre, dal coordinatore del Dipartimento Turismo Paolo Ferrazzin e dall’ex sindaca di Bard Deborah Jacquemet.

Perciò giovedì scorso, 22 aprile, su proposta del presidente della Regione Erik Lavevaz, dell’assessore all’Istruzione Luciano Caveri e dell’assessore ai Beni culturali Jean-Pierre Guichardaz, la Giunta regionale ha confermato alla presidenza del Forte di Bard Ornella Badery che rimarrà in carica come Presidente per il prossimo triennio. «La scelta della nomina di Ornella Badery alla presidenza del Forte di Bard - dichiarano il presidente Lavevaz e gli assessori Caveri e Guichardaz - vuole essere un riconoscimento alla competenza e all’entusiasmo con cui è riuscita, anche in un momento gestionale complesso, reso ancora più difficile dalla pandemia, a proseguire l’attività espositiva e culturale con risultati di prestigio. Risultati per i quali siamo grati a lei e al suo staff e che conferiscono allo straordinario complesso monumentale che è il Forte di Bard, alla Bassa Valle, ma anche alla Valle d’Aosta tutta, notevoli potenzialità, sia per quanto attiene al settore turistico che per quanto riguarda lo sviluppo dell’immagine della nostra regione».

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