Sospensione dei mutui, i dubbi di Raimondo Donzel «Si escludono coloro che sono più in difficoltà»

«Alla luce del peggioramento radicale delle condizioni economiche del settore turistico-ricettivo nell’anno in corso appare incomprensibile che la nuova, importante e indispensabile, norma regionale del 9 aprile 2021», la legge regionale numero 5 per intenderci, relativa alla sospensione delle rate dei mutui, «escluda dalla possibilità di sospensione le aziende che sono più in difficoltà e che hanno maggiormente bisogno di aiuto, in particolare quelli che stavano cercando di “ristrutturare” la situazione debitoria e quindi i più esposti alla crisi».

A metterlo nero su bianco non è uno qualsiasi, bensì Raimondo Donzel, che con Gianni Champion è coordinatore di Area Democratica Gauche Autonomiste, componente di Progetto Civico Progressista e quindi tra gli «azionisti» del Governo presieduto da Erik Lavevaz.

Componente che nella serata di giovedì scorso, 22 aprile, si è riunita per discutere «Dell’emergenza sanitaria, economica e sociale determinata dalla pandemia» che ha reso necessario «Misure straordinarie, eccezionali ed urgenti per sostenere le famiglie e le imprese della Valle d’Aosta». Certo. Però evidentemente secondo Raimondo Donzel si poteva fare di meglio. Non lo convincono neanche «Le limitazioni rispetto alla perdita di fatturato delle imprese del settore turistico-ricettivo, che rischiano di creare delle condizioni di esclusione» sostiene insieme con Gianni Champion.

«I ristori nazionali e regionali sono stati più volte annunciati, sono attesi però sono in ritardo. A questo si aggiungono norme che non tengono conto in modo sufficiente dell’eccezionalità e della gravità del momento che stiamo vivendo. - conclude - Bisogna aprire dunque una porta a quelle imprese, che senza la sospensione delle rate del mutuo si trovano danneggiate due volte».