Gressan piange Vittorio Lupi, uomo della comunità Fu direttore di scena della compagnia Lo Charaban
Mancherà alla comunità di Gressan il sorriso di Vittorio Lupi, spentosi alle 13 di martedì scorso, 13 aprile, ed i cui funerali sono stati celebrati nel pomeriggio di giovedì nella chiesa parrocchiale di Gressan. Per tanti anni gestore insieme alla moglie Luisa Cunéaz dell’edicola e cartoleria a fianco della ferramenta - proprio dove ora c’è il negozio di parrucchiera della figlia Michela -, fu tra i soci fondatori dell’Avis di Gressan, volontario instancabile in tutte le attività del territorio e consigliere comunale di minoranza dal 2010 al 2015. Gioviale e corretto, sempre gentile e disponibile, era una delle colonne della compagnia di teatro popolare Lo Charaban, di cui è stato per cinquant’anni il direttore di scena, curando il rapporto tra gli attori e la regia, occupandosi delle luci e della salita e discesa del sipario e contribuendo alla realizzazione delle scenografie.
Vittorio Lupi parlava il patois di Gressan ed era perfettamente integrato nella comunità ma non vi era nato. Le sue origini erano romagnole, di Ferrara: se ne distaccò ancora bambino, quando il papà Fernando trovò lavoro come guardiano alla Cogne. Ad Aosta fece la scuola di avviamento poi - con la gran testa che aveva e le sue mani “magiche” - ha fatto un po’ di tutto: falegname, riparatore di apparecchi radiofonici e televisivi, meccanico di biciclette, finché fu assunto al Comune di Aosta come elettricista e tecnico manutentore in particolare della rete dell’acquedotto e della segnaletica stradale. Dalla moglie Luisa Cunéaz - con cui si era sposato nel mese di giugno del 1968 - ha avuto tre figli: Andrea - croupier al Casinò - nel 1968, Michela nel 1970 e Fabio - impiegato alla concessionaria Toyota - nel 1978. Insieme a Luisa ha gestito la cartoleria rilevata da Gilda Niéroz, che era diventata un punto di riferimento per tanti residenti, con Vittorio che sapeva sempre mettere di buon umore le persone con il suo carattere solare e le sue battute.
«E’ stato consigliere comunale di minoranza ma ha sempre avuto un atteggiamento rispettoso e mai polemico, uno spirito costruttivo. - lo ricorda il sindaco Michel Martinet - Si è distinto per la disponibilità nei confronti della propria comunità».
«Una persona entusiasta, una gran perdita per tutti» commenta il presidente dell’Avis Gressan Roberto Villella. «A metà degli anni Settanta fu uno dei soci fondatori del gruppo. - sottolinea la vicepresidente dell’Avis Gressan Ingrid Brédy - E’ stato poi sempre nel direttivo dell’associazione. Gioviale, era in prima linea ogni volta che c’era da lavorare insieme. Perdiamo un grande amico».
«Prendiamo parte al dolore della famiglia e rendiamo omaggio e riconoscenza a Vittorio, nostro direttore di scena e amico» ha scritto la compagnia Lo Charaban. «Era lì fin dall’inizio, nel 1958. - ricorda Mile Danna - Dirigeva lo staff che costruiva le scene: non alzava mai la voce, una gran brava persona!».
«Avevi tanti amici che ti volevano bene, perché tu avevi qualcosa di diverso, eri sempre presente, sempre disponibile eri l'amico di tutti! - è il commovente messaggio del figlio Andrea - Sei stato un uomo generoso e capace di intime e insospettate umiltà. Un padre amorevole, comprensivo e dotato di tanta pazienza. Hai lavorato sodo fino alla fine, maneggiando con destrezza ogni tipo di utensile “imparando l'arte e mettendola da parte”. Mi hai insegnato tanti trucchi del mestiere e quel senso di praticità e organizzazione di cui faccio e farò tesoro per sempre!».
Il suo ultimo viaggio è stato accompagnato dalle note del Coro Penne Nere che tanto amava, in cui ha cantato il figlio Andrea e in cui ancora canta il figlio Fabio.