Challand-Saint-Anselme, una cappella dedicata al Beato Carlo Acutis

Challand-Saint-Anselme, una cappella dedicata al Beato Carlo Acutis
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Verrà inaugurata e benedetta mercoledì prossimo, 21 aprile, alle 10.30, la cappella dedicata al Beato Carlo Acutis, a Quinçod capoluogo di Challand-Saint-Anselme, in occasione della festa patronale di Sant’Anselmo e alla presenza del Vescovo di Aosta monsignor Franco Lovignana, che celebrerà anche la Messa nella chiesa parrocchiale. Saranno portati nella cappella un quadro - olio su tela - che ritrae Carlo Acutis, opera della pittrice valdostana Vittoria Aielli, e un reliquiario che contiene la teca con un ciuffo di capelli del Beato che il Vescovo di Aosta ha ricevuto dal Vescovo di Assisi, offerto da alcuni parrocchiani. Carlo Acutis viene infatti ricordato proprio per i capelli neri e folti e per il suo volto sereno, che colpiva l’attenzione.

«In molti, chi in un modo chi in un altro, stanno partecipando a questo progetto secondo le proprie possibilità» commenta il parroco di Challand-Saint-Anselme don Maurizio Pellizzari. Anche la cappella è stata restaurata senza chiedere finanziamenti né alla Conferenza Episcopale italiana né alla Regione. Se ne è fatta carico la Parrocchia, grazie al volontariato di alcune maestranze locali, che hanno recuperato un ambiente che una volta era adibito a stalla sotto la casa canonica, rifacendo gli intonaci, le giunture tra le pietre, i pavimenti, gli infissi, gli impianti elettrico, idraulico e di riscaldamento, e infine dando la tinteggiatura. I lavori sono iniziati poco prima di Natale, a dicembre 2020, e si stanno concludendo ora. Sarà uno spazio per la preghiera e per le celebrazioni e le confessioni feriali, in modo da non dover utilizzare la sagrestia o scaldare la Chiesa anche in settimana. «E’ vero che sul territorio esistono diverse cappelle, ma neppure una vicina alla chiesa» prosegue don Maurizio Pellizzari.

«Si è deciso di dedicarla a Carlo Acutis, il giovane morto in fama di santità per una leucemia fulminante nel 2006 e beatificato ad Assisi il 10 ottobre 2020, perché proprio nei giorni della sua beatificazione abbiamo iniziato a parlare di questo progetto con il Consiglio parrocchiale Affari Economici. Ho pensato che un 15enne così altruista, attento ai bisogni dei poveri e sempre pronto ad aiutare gli amici, in grado di vivere il Battesimo e il Vangelo nel nostro tempo e capace di utilizzare internet per ideare e realizzare la Mostra dei Miracoli Eucaristici nel mondo - su www.miracolieucaristici.org attraverso i pannelli è possibile visitare virtualmente i luoghi dove sono avvenuti questi miracoli, verificatisi nel corso dei secoli e riconosciuti dalla chiesa -, potesse essere un segno luminoso sia per i parrocchiani di Saint-Anselme, sia per i turisti che si fermano solo per brevi periodi nella nostra località. Carlo Acutis ha dimostrato che la via della santità è percorribile da tutti e soprattutto dai giovani. Per questa sua vita normale, tra scuola, sport, passione per il computer e voglia di stare con gli amici, è un esempio importante per tutti. E pure per il suo amore incondizionato per il sacramento dell’Eucarestia e per la dignità con la quale ha affrontato la morte, dicendo “Offro la mia sofferenza al Signore, al Papa e alla Chiesa”. Quando l’infermiera, portandogli la morfina, gli chiedeva come stesse, lui rispondeva “bene”. C’è anche chi sta peggio di me. La sua è stata un’umanità esempio per tutti, soprattutto in un periodo, come l’attuale, segnato dall’angoscia, dalla malattia e dalla morte. Ha vissuto con coerenza fino alla fine, dicendo “La nostra meta è l’infinito non il finito”».

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