San Giuseppe, il collegio apre le porte ai maschi

San Giuseppe, il collegio apre le porte ai maschi
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Il collegio dell'Istituto San Giuseppe di Aosta a partire dall'anno scolastico 2021/2022 aprirà le porte anche ai ragazzi. La decisione di offrire un servizio educativo anche agli allievi maschi è maturata nel tempo ed è nata come risposta alle numerose richieste provenienti dai genitori delle allieve già presenti all’interno della struttura.

«E' stato un cammino pedagogico-educativo - spiega Maurizio Fontolan, direttore dell'Istituto San Giuseppe di Aosta - iniziato su desiderio delle famiglie che, avendo già delle figlie all'interno della nostra struttura, in questi ultimi anni ci chiedevano sempre più spesso di ospitare anche i fratelli. Questo se vogliamo è stato il punto di partenza del progetto che ha portato poi a chiudere il cerchio, mettendo insieme dal prossimo anno scolastico il maschile e il femminile al termine di un percorso educativo volto ad unire delle differenze che si andranno a completare a vicenda. Avremo a disposizione dodici posti per i ragazzi e al momento abbiamo ricevuto già sei iscrizioni. Sappiamo che sarà un’esperienza di crescita per entrambi, soprattutto in un periodo come quello che stiamo vivendo nel quale è sempre più importante lavorare sulle differenze per creare unità».

Un po’ di storia

Nel settembre del 1967 per preparare l’inaugurazione del collegio dell'Istituto San Giuseppe in via Roma molte suore si erano improvvisate «impresa di pulizie» con un ritmo di fatica davvero estenuante. E così nell’ottobre dello stesso anno era stato possibile accogliere un numero rilevante di «pensionnaires» nel nuovo e moderno edificio.

«La vita all'interno della nostra struttura è quella del classico collegio e quindi sveglia al mattino per la colazione e poi ognuno si avvia verso la propria scuola di Aosta. All'uscita si torna in struttura per il pranzo e poi chi ha il pomeridiano rientra a scuola mentre gli altri, dopo un momento di pausa ricreativa del dopo pranzo, studiano nelle loro camere tutte dotate di scrivania, con gli educatori che li aiutano, ognuno per le loro materie di competenza, e quindi scientifiche piuttosto che umanistiche. Alle 18 hanno la possibilità di uscire oppure di fare attività e noi al riguardo offrivamo un’importante attività teatrale che iniziava a settembre e che si concludeva con uno spettacolo finale. Dopo la cena e un momento di socialità e quindi il rientro in camera. Il prossimo anno scolastico tra ragazze e ragazzi avremo circa ottanta ospiti che arrivano più o meno da tutte le vallate, ovviamente iscritti alle scuole superiori» conclude Maurizio Fontolan.

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