Allo studio una manovra da almeno settanta milioni Ristori, si considererà il periodo tra ottobre e marzo

Allo studio una manovra da almeno settanta milioni Ristori, si considererà il periodo tra ottobre e marzo
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Una manovra da almeno 70 milioni di euro. E’ quella alla quale sta lavorando la Regione per dare ristori adeguati alle imprese e ai lavoratori messi in ginocchio dall’emergenza economica. La bozza del provvedimento è stata al centro degli incontri della Giunta Lavevaz con le opposizioni del Consiglio Valle, le associazioni di categoria e i sindacati. Insieme all’entità degli aiuti, iniziano a delinearsi pure i tempi di concretizzazione delle misure. L’obiettivo è arrivare con un testo all’approvazione del Consiglio Valle entro la metà di maggio.

La grande novità, che distingue gli aiuti regionali da quelli - tanto contestati - statali, è il periodo preso in considerazione: da ottobre 2020 a marzo 2021. Che quindi «copre» in pieno la stagione invernale che turisticamente non è mai iniziata.

La manovra si basa su 4 «pilastri»: sostegni agli operatori economici per perdite di fatturato; sostegni per il lavoro; sostegni agli investimenti per la ripartenza; sostegni concessi nell’ambito del quadro temporaneo per le misure di aiuto di Stato (validità fino al 31 dicembre 2021, massimale 1,8 milioni di euro per impresa, 225mila per imprese operanti nella produzione primaria di prodotti agricoli).

La parte del leone la faranno i contributi forfettari, per dare liquidità agli operatori economici che hanno subìto perdite di fatturato nella seconda e terza ondata dell’epidemia: ristorare i danni e sostenerli nella fase di riavvio. I beneficiari: imprese, autonomi, professionisti, enti collettivi che svolgono attività commerciale, titolari di partita Iva con sede in Valle d’Aosta. I requisiti: fatturato annuo 2019 non superiore a 10 milioni di euro e non inferiore a 10mila euro; essere attivi al 23 marzo 2021; riduzione del fatturato complessivo nel periodo compreso tra ottobre 2020 e marzo 2021 almeno del 30 per cento rispetto allo stesso periodo del 2019/2020; impegno a non cessare l’attività per un anno dalla presentazione della domanda. Gli scaglioni: fino a 65mila euro di fatturato annuo 2019, oltre 65mila e fino a 200mila euro, oltre 200mila e fino a 400mila euro, oltre 400mila e fino a 1 milione, oltre 1 milione e fino a 5 milioni di euro, oltre 5 milioni di euro. Come per la manovra dello scorso mese di luglio, ad ogni scaglione corrisponderà un contributo (crescente con il fatturato); questa volta l’importo del contributo sarà maggiorato al crescere della perdita di fatturato (fasce di perdita: 30-49 per cento, 50-70 per cento e oltre il 70 per cento).

E’ previsto il Bonus per le aziende agricole, con 2 scaglioni: con Produzione Standard fino a 65mila euro e Produzione Standard compresa tra 65mila e 200mila euro. Maggiorazione tra il 10 e il 20 per cento in funzione del numero di addetti.

Saranno riproposti i voucher per la valorizzazione dei prodotti locali, con un contributo del 30 per cento della spesa ammissibile per acquisti effettuati dal 1° dicembre 2020 al 30 settembre 2021 o tra il 1° giugno 2021 e il 31 ottobre 2021. Contributo minimo di 500 euro, massimo di 10mila euro (per impresa singola).

Previsti anche i contributi per l’acquisto di beni e servizi finalizzati alla digitalizzazione e di soluzioni di commercio elettronico; di macchinari, impianti, veicoli i cui costi sono integralmente deducibili; arredi ed altri beni strumentali; opere di adeguamento degli ambienti di lavoro; riqualificazione di beni immobili strumentali. Il contributo sarà tra il 40 e il 50 per cento della spesa ammissibile, per costi sostenuti tra il 1° giugno 2021 e il 31 ottobre 2021.

Mantenimento occupazionale: alle imprese che si impegnano a non beneficiare di ammortizzatori sociali (salvo che per i periodi di chiusura disposti dall’autorità) e a non licenziare, sarà destinato un contributo da 5mila a 25mila euro a seconda del numero di addetti. Allo stesso modo sono previsti degli incentivi alle assunzioni.

I sostegni per i lavoratori: innanzitutto sono previste le indennità ai lavoratori dipendenti che beneficiano di ammortizzatori sociali, ad integrazione delle misure statali, con dei contributi una tantum. Previste anche delle indennità per i lavoratori a tempo determinato, compresi gli stagionali, privi di indennità Naspi (la disoccupazione per intenderci).

A tutto ciò si aggiunge l’esenzione del pagamento dell’addizionale regionale Irpef per i redditi fino a una cifra ancora da stabilire e l’esenzione del bollo per taxi e ncc.

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