Spaccio di cocaina, condannato a una pena di 8 mesi di reclusione

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Il giudice monocratico del Tribunale di Aosta Marco Tornatore ha condannato a 8 mesi di reclusione e a 1.500 euro di multa Marco Cabraz, 29 anni, di Aosta, per violazione del testo unico sugli stupefacenti. Era stato posto agli arresti domiciliari nel novembre scorso dalla Polizia, nell'ambito dell'operazione “White horse”. Secondo gli investigatori della Squadra Mobile era una persona di fiducia di Piero Bredy, 63 anni, che ha già definito la propria posizione con un rito alternativo. Durante la perquisizione domiciliare dello scorso autunno erano stati sequestrati 20 grammi di cocaina, già divisa in dosi e «Pronta allo spaccio al prezzo di 100 euro al grammo», aveva fatto sapere la Questura. La droga era nascosta in un bidone del mangime all'interno della stalla per cavalli nelle vicinanze della casa di Piero Bredy a Porossan, sulla collina di Aosta, da qui il nome dell'operazione degli agenti della Narcotici. Nell’abitazione gli investigatori avevano scoperto inoltre «Diverse migliaia di euro in contanti opportunamente occultati in casa, provento dell'attività delittuosa». Il denaro era celato pure all’interno di una grolla. Marco Cabraz, sempre secondo gli inquirenti, spacciava la cocaina, anche per proprio conto, ad una cerchia di clienti fidelizzati. Le indagini sono state coordinate dal pm Luca Ceccanti.

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