Cri sampietro
Jean Pictet, professore di diritto all’università di Ginevra, fu consigliere del presidente del Comitato internazionale di Croce Rossa Max Huber per 13 anni, prese parte ai lavori preparatori della Convenzione di Ginevra del 1949, approfondì lo studio e la definizione dei Principi Fondamentali del movimento, adottati nella 20ª Conferenza Internazionale della Croce Rossa, svoltasi a Vienna nell’ottobre del 1965. Molto interessante un suo Commentaire succinct à l’usage du grand public in cui precisa il senso di ciascuno dei sette Principi Fondamentali.
L’analisi che fa del Principio del Volontariato ne rivela aspetti complessi.
In francese esistono due termini riconducibili al concetto di volontario: bénévole e volontaire. Bénévole è colui che offre gratuitamente i propri servizi, che lavora senza remunerazione; volontaire è chi non necessariamente lavora senza remunerazione, è chi agisce di propria volontà, senza nessuna costrizione esterna. In Croce Rossa l'idea di volontariato implica che ci si mette a disposizione per scelta libera e consapevole. Questa adesione può prendere la forma di un impegno che a sua volta comporta degli obblighi a cui il volontario non può sottrarsi: egli è tenuto a rispettare la sua libera promessa.
Il carattere volontario della Croce Rossa si apparenta direttamente al principio di Umanità, è lo strumento per metterlo in pratica. Affinché la Croce Rossa possa compiere la sua missione bisogna che ispiri delle devozioni che susciti delle vocazioni, occorre che uomini e donne con un alto grado di spirito di servizio vengano a ingrossare i suoi ranghi, sostiene Pictet.
Il volontariato presenta per la Croce Rossa vantaggi evidenti: oltre all'economia che permette di realizzare è uno strumento per rinforzare l’indipendenza e il credito di tutta l’organizzazione. La Croce Rossa trova nella volontarietà dei suoi membri un elemento d'entusiasmo ben conforme al suo ideale e che serve da esempio.
Ogni servizio è uno scambio per la relazione che crea tra il singolo volontario e la persona in difficoltà: «Il y a aux actes d’amour des rémunérations imprévisibles. Ainsi qu’il l’a montré le service permet à l’être de se libérer, de s’affirmer; il constitue en réalité une communication, un échange. Et tout être a besoin de participer à quelque chose qui le dépasse, qui lui communique un peu de sa grandeur» (Jean-G. Lossier: Les civilisations et le service du prochain, p. 207).
L’impegno e la dedizione che tutti i volontari stanno dimostrando in questo lungo periodo di difficoltà meritano questo piccolo panegirico.