Mathieu Champretavy e gael truc sbarcano in america con “le petit tour”

Il volto - Mathieu Champretavy - è cresciuto a Introd anche se il cognome tradisce chiaramente le origini di Saint-Nicolas. Il regista - Gael Truc - vive a Saint-Pierre e da ragazzo ha fatto la spola tra Arvier e Cogne. Il primo è l’inventore di Tascapan, l’azienda che ha permesso ai prodotti dell’enogastronomia valdostana di sbarcare sul web, il secondo è un filmaker che oltre ai documentari produce anche cortometraggi.

Mathieu Champretavy e Gael Truc, nel 2018, avevano dato vita a “Le Petit Tour”, una riuscitissima serie di trasmissioni televisive dedicate al territorio e ai suoi prodotti andata in onda in contemporanea in Valle d’Aosta - negli spazi di RaiVdA - in Francia (Tv8 Mont-Blanc) e in Svizzera (Canal 9), ovvero nei territori dove era stata realizzata. Martedì scorso, 6 aprile, le prime puntate di “Le Petit Tour” sono state trasmesse in Nord America. “Grazie alla collaborazione con un agenzia di distribuzione britannica, la Videoplugger ltd, abbiamo suscitato in breve tempo l’interesse del network americano MHZ Choice, specializzato nell’acquisito di prodotti televisivi internazionali come documentari, serie tv e fiction. - sottolineano Gael Truc e Mathieu Champretavy - Il fatto di essere riusciti a far viaggiare un po’ di noi in tempi in cui muoversi è diventato praticamente impossibile è stato importante”.

MHZ Choise è una tv di nuova generazione che propone un abbonamento per lo streaming di diversi tipi di trasmissioni: prima del programma di Truc e Champretavy il network aveva esportato nel nuovo continente anche “Il Commissario Montalbano” e “Don Matteo”. “Alcune settimane fa sono stato contattato da Irene Levine - aggiunge Mathieu Champretavy - giornalista per la rivista statunitense Forbes. Con lei ho parlato del nostro progetto, ma ha anche e soprattutto raccontato la storia della cultura enogastronomica valdostana e della sua importanza per il territorio”.

“Le Petit Tour”, peraltro, aveva riscosso parecchio successo pure in Valle d’Aosta, quando era andato in onda tra il 2018 e il 2019. Erano stati nel complesso trentottomila gli spettatori che avevano seguito le dieci puntate della serie e molti di loro hanno chiesto una nuova serie. “Abbiamo pensato a questa evenienza - conclude Gael Truc - e anche ai tanti miglioramenti che andrebbero fatti per realizzare un prodotto ancora migliore. L’idea c’è, anche se l’abbiamo messa da parte: diciamo che non è un progetto realizzabile in un prossimo futuro”.