Fondo, Elisa Brocard 17esima al Tour de Ski

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Un solo valdostano, in cima al Cermis. Domenica scorsa, 7 gennaio, con la classica salita finale si è conclusa l’edizione 2017/2018 del Tour de Ski, che ha sancito la superiorità di Dario Cologna e di Heidi Weng. Se il successo del corridore svizzero era nell’aria, al femminile la Weng ha superato nell’ultima tappa la compagna di squadra Ingvild Flugstad Oestberg. Proprio nella corsa in rosa ha chiuso al 17esimo posto assoluto in 40’52”2, a 8’38”0 dalla vincitrice, la valdostana Elisa Brocard (nella foto).

«Purtroppo sul piano iniziale sono rimasta da sola e non ho potuto sfruttare la scia di nessuna concorrente, e all’attacco della salita le gambe sono diventate durissime. Concludo con soddisfazione questa avventura: adesso mi riposo qualche giorno per fare passare le fatiche e mi getterò definitivamente nell’avventura olimpica». Queste le parole a caldo di Elisa Brocard, unica azzurra al traguardo nel Tour de Ski femminile. 15esima dopo la tappa di Oberstdorf, la valdostana aveva guadagnato una posizione il giorno prima - sabato 6 gennaio - nella mass start femminile in classico di 10 km della Val di Fiemme. La gara era stata vinta dalla norvegese Heidi Weng (29’07”9), che distanziava di ben 35”2 la capoclassifica Ingvild Flugstad Oestberg, quinta. La Brocard aveva chiuso la sua prova in 30’54”2 con il 15esimo tempo a 1’46” dalla vincitrice. In classifica generale, invece, era 14esima a 5’36” dalla vetta. L’indomani, domenica, la Weng - scattata con poco meno di 2 secondi di ritardo sulla Oestberg - ha fatto valere la sua leggerezza sulle pendenze impossibili del Cermis, vincendo in 32’13”3 e piazzando pure il miglior tempo di giornata. Dietro a lei la Oestberg (33’01”8) e la statunitense Jessica Diggins (32’53”4). Elisa Brocard ha fatto registrare invece il 20esimo tempo di giornata (35’15”5), perdendo così 3 posizioni.

De Fabiani salta l’ultima salita

Nella gara maschile finale che ha incoronato Dario Cologna non c’era Francesco De Fabiani, che dopo le sofferenze patite l’anno scorso aveva deciso - insieme ai suoi tecnici - di ritirarsi alla vigilia dell’ultima tappa, preferendo così evitare un dispendio di energie enorme che avrebbe potuto essere deletereo in chiave olimpica. L’alpino di Gressoney-Saint-Jean aveva comunque partecipato il giorno prima, sabato 6, alla 15 km mass start in classico che aveva inaugurato la tappa italiana del Tour de Ski e vinta dal kazako Alexey Poltoranin (38’40”3) con il valdostano che aveva concluso settimo a 23”1 dal vincitore.

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