Caccia ai “furbetti del vaccino” La Valle d’Aosta resta rossa

Caccia ai “furbetti del vaccino” La Valle d’Aosta resta rossa
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Il presidente della Commissione parlamentare antimafia Nicola Morra promette la linea dura contro i “furbetti del vaccino” e nel mirino finisce anche la Valle d’Aosta. «Insieme al collega Paolo Lattanzio, coordinatore in Commissione antimafia del Comitato sulla prevenzione e repressione delle attività predatorie della criminalità organizzata durante l'emergenza sanitaria, - annuncia Nicola Morra - avanzeremo richiesta degli elenchi dei nominativi vaccinati ricadenti nella categoria “Altro” che in Sicilia, Calabria, Campania e Valle d'Aosta risultano avere numeri ben maggiori rispetto alla media nazionale». Nicola Morra aggiunge: «Auspichiamo massima collaborazione nella trasmissione dei dati alla Commissione antimafia da parte delle Istituzioni competenti». Sull'applicazione del piano vaccinale in Valle d'Aosta la Procura del capoluogo alla fine di marzo ha aperto un fascicolo, al momento per fatti non costituenti notizia di reato. Gli inquirenti vogliono accertare se siano state somministrate dosi di vaccino a soggetti che non ne avevano titolo e che non rientravano neppure nella lista che in pochi giorni, a metà del mese scorso, aveva raccolto 1.500 disponibilità da parte di persone pronte a farsi vaccinare con scarso preavviso in caso di rinunce. Agli investigatori infatti erano giunte segnalazioni "particolareggiate" da un punto di vista dei contenuti e della descrizione dei fatti rispetto a presunti episodi di questo tipo. Spetterà al Nas stabilirne la fondatezza.

L’Usl respinge i sospettiIn una nota, l’Usl in relazione alle liste definite con la voce “Altro” riferite al piano vaccinazione anti-Covid, precisa che «Tali elenchi comprendono tutte le categorie di persone non inserite nelle 6 voci specifiche definite dal Sistema Informativo Anagrafe Vaccinale regionale, individuate dal Commissario per l’emergenza e dal Piano vaccinale regionale. Negli elenchi “Altro” sono stati inserite le persone under 79 - si ricorda al riguardo il continuo cambiamento delle raccomandazioni per l’utilizzo di AstraZeneca che inizialmente era stato indicato per gli under 55 poi per gli under 65 - e tutti i soggetti con vulnerabilità e in condizione di fragilità nonché Vigili del fuoco, volontari, popolazione carceraria».

Secondo l’Usl, perciò,

l’elevata percentuale di “Altro” rispetto alle altre voci andrà inevitabilmente aumentando «Perché alle persone comprese nelle altre categorie, come gli over 80 e gli over 90, sono già state garantite le prenotazioni e sono in fase di completamento. Quindi, le vaccinazioni che vengono effettuate ogni giorno comprendono le persone delle categorie varie (che sono vaccinate con Pfizer BioNTech e Moderna e che vanno diminuendo per numero) e quelle inserite nella lista “Altro” (che vengono vaccinate prevalentemente con AstraZeneca e che comprendono numerose situazioni, come le persone di età tra i 70 e i 79 anni, quelle di età tra i 18e i 55 (fascia in via di ridefinizione) e le persone in condizione di fragilità. La missione è quella di somministrare la prima dose a quante più persone possibile».

I dati delle vaccinazioni In base ai dati diffusi dal Governo nazionale aggiornati a giovedì scorso, 8 aprile, in Valle d'Aosta sono state somministrate 27.798 dosi di vaccino anti-Covid La categoria più numerosa è quella defihnita «Altro», con 8.308 inoculazioni. Seguono over 80 (7.611), operatori sanitari e sociosanitari (6.302), personale scolastico (1.797), personale non sanitario (1.647), ospiti delle strutture residenziali (1.292), forze armate (841). Secondo i dati diffusi mercoledì 7 aprile da Youtrend, la Valle d'Aosta è sotto la media italiana per percentuale di popolazione over 80 vaccinata. In dettaglio, la nostra regione è sestultima per la somministrazione di almeno una dose (il 60,8 per cento, contro una media italiana del 65,1 per cento) e quintultima per l'inoculazione di entrambe (il 32,3 per cento, rispetto a una media nazionale del 36,6 per cento). Tuttavia al momento è la prima regione per vaccini somministrati rispetto alle consegne (85,6 per cento).Confermata la zona rossa Sulla base dei dati relativi al contagio Covid-19 sul territorio regionale e a seguito del monitoraggio settimanale effettuato da parte della Cabina di regia istituita dal Ministero della Salute, per la Valle d’Aosta viene confermata la classificazione in zona rossa anche per la prossima settimana.

Nella giornata di lunedì 12 aprile, il presidente della Regione Erik Lavevaz firmerà una nuova ordinanza per la proroga delle misure poste in essere martedì 6 aprile.

Dall'ultimo bollettino di aggiornamento diffuso dalla Regione ieri, venerdì 9, sulla base dei dati dell'Usl, nelle ultime 24 ore si sono registrati 2 decessi e 65 nuovi casi positivi al Covid-19 a fronte di 241 persone sottoposte a tampone.

Aumentano i pazienti ricoverati all'ospedale Parini: sono ora 78, di cui 12 in terapia intensiva. Il totale dei contagiati sale a 1.127, 15 in più di giovedì 8. I guariti sono 48.

Arriva il generale Figliuolo

Il commissario straordinario all'emergenza Covid-19, il generale Francesco Paolo Figliuolo, sarà in Valle d’Aosta mercoledì 14 aprile, accompagnato dal capo del dipartimento della Protezione civile Fabrizio Curcio. La visita è organizzata nell’ambito dei sopralluoghi per la campagna vaccinale in corso in tutto il Paese. Francescdo Paolo Figliolo e Fabrizio Curcio incontreranno il presidente della Regione Erik Lavevaz (al momento in isolamento perché positivo) e una delegazione relativa all’emergenza Covid composta tra gli altri dall’assessore regionale alla Sanità Roberto Barmasse e dal direttore generale dell’Usl Angelo Pescarmona. Tra i luoghi della visita: il centro vaccinale del Palaindoor di Aosta, il drive-in tamponi, l’ospedale militare da campo e l’Ospedale regionale “Umberto Parini”.

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