Appello al personale sanitario: «Servono volontari per accelerare le vaccinazioni»
«Oggi, più che mai, la comunità valdostana ha bisogno della vostra dedizione e della vostra collaborazione. Chiedo personalmente, a tutti voi, una massiccia adesione come operatori da destinare all'attività vaccinale. Io stesso ho dato la mia disponibilità come volontario». E' questo l'appello dell'assessore regionale alla Sanità Roberto Barmasse al personale dell'azienda Usl della Valle d'Aosta. «Le prossime settimane - spiega l’assessore Roberto Barmasse - saranno decisive. Le forniture vaccinali degli ultimi giorni hanno registrato un notevole incremento e quindi è nostra responsabilità mettere in campo un'azione massiva di somministrazione di vaccini, per riuscire a raggiungere con il vaccino il maggior numero di cittadini valdostani, anche a costo di ridurre l'attività ordinaria». Secondo l'assessore Roberto Barmasse «La vaccinazione è l'unico strumento che abbiamo per sconfiggere il virus, proteggendo noi stessi e i nostri cari. La vaccinazione è l'unico strumento che abbiamo per risollevare l'economia della nostra comunità. La vaccinazione è l'unico strumento che abbiamo per riappropriarci della nostra libertà». Nella giornata di lunedì scorso, 29 marzo, si è riunito il Gruppo tecnico vaccinazioni Covid-19 prendendo atto che è previsto un incremento delle forniture dei vaccini con una dotazione di ulteriori 1.170 dosi di siero Pfizer BioNTech in aggiunta alle già previste 1.170. Inoltre, è prevista per la settimana prossima la consegna di 2.340 dosi e per la settimana successiva di complessive 3.510. A queste si aggiungono le ulteriori 2.700 dosi di AstraZeneca.
«Abbiamo chiesto un incremento importante della dotazione di vaccini nell’ottica di poter dare attuazione all’aumento delle postazioni nei nostri 4 centri vaccinali sul territorio oltre al fatto che la Valle d’Aosta necessità di una particolare attenzione in quanto territorio di confine. - dichiarano l’assessore alla Sanità, Salute e Politiche sociali Roberto Barmasse e il direttore generale dell’Usl Angelo Pescarmona - Tutto ciò ci permetterà, già dalla prossima settimana, di aggiungere da 4 a 6 postazioni e, soprattutto, di riorganizzare il piano attuativo delle vaccinazioni nel segno dell’incremento, rapido ed efficace, delle infusioni a beneficio dei cittadini».
Il programma delle vaccinazioni prevede, nei prossimi giorni, l’infusione di circa 300 dosi ai pazienti oncologici in carico alle strutture ospedaliere e di circa 100 ai nefropatici dializzati e trapiantati. Questi vaccini saranno somministrati in sede ospedaliera, durante le sedute ambulatoriali e di trattamento. Inoltre, sempre grazie alla maggiore disponibilità di vaccini, da giovedì prossimo, 1° aprile, 18 medici di Medicina generale, che hanno confermato la propria disponibilità a vaccinare i pazienti nei propri ambulatori e che hanno effettuato la necessaria formazione, riceveranno complessivamente circa 1.000 dosi. In base all’accordo integrativo regionale già discusso ed approvato, i Medici di medicina generale vaccineranno fino al 15 per cento dei propri assistiti, già inseriti in appositi elenchi e appartenenti alla fascia di età dai 18 ai 55 anni - senza patologie -, che risulta essere la più idonea a ricevere l’inoculazione negli ambulatori dei medici. «Questa fascia è stata individuata in base alle indicazioni fornite in relazione alla posologia del vaccino AstraZeneca al momento della redazione degli elenchi e viene mantenuta valida per evitare di mantenere in magazzino, inutilizzate, le dosi già a disposizione. - spiega il direttore generale dell’Usl Angelo Pescarmona - È importante comprendere che le vaccinazioni non seguono una sola “linea”, univoca, ma che in base agli elenchi già elaborati e alla disponibilità dei vaccini, per tipologia e per indicazione alla somministrazione, vi sono più percorsi possibili. Il piano attuativo delle vaccinazioni è un sistema complesso e articolato, soggetto a numerosi indirizzi, raccomandazioni e direttive e la sua applicazione risente di tali variazioni. Man mano che vengono a concretizzarsi nuove disposizioni o nuove consistenti disponibilità si implementa il portale senza cambiare le prenotazioni già confermate sulla base delle regole o delle disponibilità previgenti. Quindi, è importante evitare sovrapposizioni, dissonanze ed errori».
Pertanto, la riorganizzazione del piano attuativo avverrà senza modificare le liste di prenotazione già elaborate e comunicate ai cittadini tramite il Portale vaccini ed attraverso l’implementazione di ulteriori sedute a favore di un nuovo elenco di soggetti definiti in condizioni di elevata fragilità individuati nel rispetto delle nuove disposizioni nazionali (circa 3.000 persone).
Le persone con un’età dai 70 ai 79 anni e i soggetti e con disabilità - di tutte le età -, in condizione di fragilità, manterranno le prenotazioni già attive fino al fine di maggio e contemporaneamente saranno vaccinati dai medici di Medicina Generale quelle tra i 18 ai 55 anni, senza patologie, con possibilità di anticipo della data in sede di conferma della prenotazione sul portale conseguente ad eventuali rinunce. L’Azienda Usl, in assonanza con le indicazioni del Commissario per l’emergenza generale Francesco Figliuolo e in seguito ad una interlocuzione con l’Assessorato della Sanità, Salute e Politiche sociali che ha definito un primo elenco, si farà carico dei “caregiver” (coloro che si prendono cura delle persone fragili) indicati dalle associazioni e delle segnalazioni al Dipartimento Politiche sociali dell’Assessorato - all’indirizzo e-mail politiche_sociali@regione.vda.it - e che verranno trasmesse all’Usl.