Addio alla gentilezza e al sorriso di Patrizia Viérin: oggi, sabato, i funerali nella chiesa di Pollein
Si celebrano oggi, sabato 3, alle 14.30, nella chiesa di Pollein, i funerali di Patrizia Viérin, dipendente regionale e moglie dell’ex assessore e presidente del Consiglio Valle Marco Viérin. Si è spenta nella serata di mercoledì scorso, 31 marzo, nella sua casa lungo la strada regionale a poca distanza dalla parrocchiale, dove oggi viene salutata e dove negli ultimi mesi la famiglia l’ha accudita con amore nell’ultima battaglia contro la malattia con la quale conviveva da tanto tempo.
Era nata il 9 gennaio del 1963, figlia di Germano “Mano” Viérin e Delfina Chuc, originaria di Chevrot a Gressan. Negli anni della giovinezza si era appassionata al bel canto e insieme alla sua grande amica Rosita Benato ha fatto parte della corale di Valgrisenche.
Ha lavorato in Regione, prima all’Ufficio del personale e poi all’Assessorato dei Trasporti, da ultimo allo sportello dedicato alle persone con disabilità, in località Autoporto.
Nel 2012 le era stato diagnosticato un tumore ovarico e si era sottoposta successivamente a una prima operazione. Il decorso sembrava positivo e ha potuto riprendere le proprie attività, intervallandole con le terapie. Alcuni anni fa la malattia si è ripresentata e ha segnato l’ultima fase della sua vita, nonostante lei conservasse la sua gentilezza, la disponibilità, la discrezione e l’immancabile sorriso. Finché la salute glielo ha consentito, ha continuato a recarsi in ufficio e a partecipare alle attività della corale di Valgrisenche e della cantoria di Pollein.
Quando nel settembre del 2020 i medici hanno capito che non c’era più nulla da fare se non alleviarle le sofferenze attraverso le cure palliative, la sua famiglia - con amore e coraggio - ha deciso di accudirla a casa negli ultimi sette mesi. «Abbiamo deciso così ed è una scelta che rifaremmo: le persone con cui si sta insieme da una vita meritano rispetto anche in questi difficili momenti. - sottolinea commosso il marito Marco Viérin, con il quale era sposata dal 1985 - Voglio ringraziare di cuore tutti quelli che ci sono stati vicini e in particolare la sezione di Aosta della Lega Tumori, che ha dato un supporto veramente efficace e bello. Devo grande riconoscenza a Patrizia: non avrei mai potuto fare attività politica sul territorio senza avere al fianco una donna come lei, discreta, gentile e più che comprensiva verso i tanti impegni che inevitabilmente si presentavano in modo anche non programmabile».
«Colonna portante e insostituibile della famiglia, ha accompagnato, con discrezione e rispetto, l’attività politica di Marco. - si legge in una nota di Stella Alpina - Il suo sorriso, la sua gentilezza e la sua affabilità hanno sempre accolto tutti quelli che, a casa loro, si ritrovavano per le, spesso, interminabili riunioni politiche. Il bel canto, che tanto amava, la accolga in Paradiso e, da Lassù, protegga Marco, le figlie Elisa e Sara, gli amati nipotini, la mamma Delfina, il papà Germano, il fratello Mauro e tutti coloro a cui ha voluto e che le vogliono bene».