Consiglio comunale, una “maratona” di 16 ore per il Bilancio di previsione

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Il Consiglio comunale di Aosta ha approvato il bilancio di previsione 2021-2023. Per l'anno in corso, il documento pareggia sulla cifra di 79 milioni 631mila euro, di cui 7 milioni 284mila dedicati agli investimenti e la parte restante alla spesa corrente. L'approvazione a maggioranza (19 voti favorevoli e 9 contrari) è arrivata intorno alle 2 nella notte tra mercoledì 31 marzo e giovedì 1° aprile, al termine di una seduta iniziata alle 9 di mattina e prolungatasi per la discussione delle 30 mozioni presentate dall'opposizione. «Viviamo in un momento di difficoltà che abbiamo cercato di trasformare in potenzialità. Abbiamo cercato di fare un previsionale che potesse mantenere i servizi stabili a livello qualitativo e quantitativo, esattamente a livello pre-pandemico» ha dichiarato Josette Borre, vicesindaca e assessore alle Finanze. «Per il mercato coperto - ha elencato la vicesindaca Josette Borre - il Comune copre con risorse proprie circa il 60 per cento del servizio. Riguardo cultura e spettacoli, il 25 per cento dipendete dalla tariffa che chiediamo ai cittadini, il resto lo mette l’Ente. Poi c’è l’impegno sul sociale: per gli asili nido il Comune impiega risorse proprie per oltre il 50 per cento e per oltre il 30 per cento per i servizi agli anziani il cui costo complessivo è di 5 milioni di euro, e oltre 2 milioni per i nidi. Per gli impianti sportivi, le tariffe chieste ai cittadini si attestano sul 12,5 per cento di costo di gestione. Le risorse proprie del Comune coprono poi un’importante fetta del servizio di refezione, investendo oltre il 60 per cento di fondi propri». Secondo il sindaco Gianni Nuti invece «La visione c'è, la parte realizzativa trova fondi anche con risorse nazionali ed europee. Si tratta di un Bilancio equilibrato che assicura i servizi e garantisce la ripartenza della città».

Giovanni Girardini di Rinascimento Valle d'Aosta ha replicato: «L'Amministrazione fa cassa attingendo sempre alle tasche del cittadino. Ci sono città italiane che azzerano per il 2021 le tasse pubblicitarie e le tariffe Ztl, noi arriviamo a raddoppiarle». Secondo Paolo Laurencet di Forza Italia «C'è un grosso scostamento tra la disponibilità economica e ciò che si vuole realizzare. Mancano delle priorità ed è scarso lo spazio che si dà a coloro che sono più colpiti dalla situazione che stiamo vivendo. La sensazione che lascia questo progetto è che forse vince il Covid. Mancano le condizioni affinché i privati possano ripartire».

Sergio Togni della Lega ha evidenziato che che «Gli indirizzi strategici sono la parte debole. Basare le visioni future sul Piano strategico, che tale non è, non è stata una scelta azzeccata. Di idee non ce ne sono molte, questa è una lista della spesa assieme ad una lista di problemi». Per la sua collega di partito Sylvie Spirli il documento non tiene conto «Del difficile momento che stiamo vivendo» ed è «Privo di visione e di sostanza, inadeguato rispetto alle sfide che Aosta dovrà affrontare nei prossimi anni». Sempre per la Lega, l’ex sindaco Bruno Giordano ha proposto: «Tra il bando Qualità dell’abitare, il Superbonus 110 per cento, il Bando periferie, i finanziamenti di Aosta Capitale e quelli per le ciclabili non è giunto forse il tempo di gestire queste risorse in maniera più efficace ed efficiente? Perché non pensare ad una società pubblica di progetto, magari con la Regione e gestire e coordinare almeno una parte di questi finanziamenti e sgravare l’Amministrazione da una mole di lavoro difficile da gestire per poche risorse interne? O ancora, perché non coinvolgere Aps? Noi abbiamo delle proposte, che speriamo possano essere colte».

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