Sergio Clapasson, maestro di scuola e della corale Fontainemore piange una colonna della comunità
Per tutti a Fontainemore Sergio Clapasson era “il Maestro”. Perché aveva insegnato tanti anni alle scuole elementari ma pure perché - con una passione infinita - era stato lo storico direttore della corale parrocchiale. Le sue battute, il suo sorriso, la sua straordinaria generosità resteranno nel cuore di una comunità che a lui deve molto e che lo ha salutato per l’ultima volta durante i funerali celebrati giovedì scorso, 25 marzo. Si era spento nella mattina di lunedì all’Ospedale regionale “Umberto Parini”, per un improvviso aggravarsi delle sue condizioni di salute.
Come un romanzo a trama circolare, la vita di Sergio Clapasson è ruotata intorno a Fontainemore, pure allontanandosene per un lungo periodo. Nel paese della Valle del Lys era nato il 1° maggio del 1936 da papà Luigi e mamma Olimpia Vercellin, una famiglia di agricoltori con Olimpia che era stata anche maestra nelle scuole di villaggio di Fontainemore. Sergio seguì quella stessa strada: si dedicò agli studi classici e ottenne poi un diploma magistrale, iniziando la sua professione di insegnante a Châtillon. Proprio per il tramite di una famiglia di Châtillon, i Frutaz, conobbe per corrispondenza Bruna Camporiondo, una ragazza veneta che con i famigliari era riparata in Valle d’Aosta negli anni della Guerra, per poi tornare nel suo paese d’origine. Il sentimento tra i due crebbe così tanto che Sergio prese una decisione che cambiò la sua vita: per avvicinarsi a lei, partecipò a un concorso magistrale a Brescia nel 1962. Lo vinse e nello stesso anno sposò Bruna, cominciando una vita insieme nel Comune di Coccaglio, nel Bresciano, dove risiedettero per più di vent’anni e dove la famiglia si ingrandì con la nascita dei figli Elda, Paola e Domenico. Oltre a proseguire nella sua professione di maestro elementare proprio a Coccaglio, la sua grandissima passione per la musica lo portò a fondare nel 1964 il Coro Alpino Montorfano - oggi diretto dal figlio Domenico, anche lui musicista e insegnante di pianoforte al Conservatorio di Brescia - e, nel 1969, il Piccolo Coro “Domenichino Zamberletti”, che arrivò a contare fino a cento bambini e ragazzi di età compresa tra i sette e i quindici anni, a dimostrazione delle sue straordinarie qualità di carismatico animatore.
Dopo tanti anni, il richiamo della sua terra si fece sentire. Nel 1984 la famiglia si trasferì a vivere prima a Pont-Saint-Martin e poi a Fontainemore. Sergio Clapasson insegnò ancora alle scuole elementari, in particolare in quelle di Tour d’Héréraz, di Perloz e di Pont-Saint-Martin. Fu direttore dal 1986 al 1991 del Coro Sant’Orso di Aosta - di cui era stato cantore da giovane, sotto la direzione di Jean Domaine - e a Fontainemore divenne maestro della cantoria parrocchiale, rimanendolo per quasi quarant’anni.
Persona buona, generosa, aveva un legame speciale con i suoi alunni: spesso aiutava quelli più in difficoltà seguendoli personalmente nei compiti anche fino al diploma di terza media. Ha prestato la sua opera di volontariato anche al centro anziani di Fontainemore. Grande tifoso della Juventus - era stato pure presidente dello Juventus Club Bassa Valle -, amava la montagna, che ai suoi occhi rifletteva la grandezza di Dio. Era legatissimo alla tradizione della Processione di Oropa. «Un professore, una persona distinta ed elegante nei modi e nel vestire, ma al contempo un uomo allegro e pieno di spirito. - lo ricorda il parroco don Marian Benchea - Era straordinariamente generoso nel servizio verso il prossimo, gli anziani, la comunità. Un uomo sincero e trasparente, davanti al quale mi tolgo il cappello. Ora ha raggiunto la sua cara moglie, che è mancata due anni fa e alla quale era legatissimo in un affettuoso ricordo».
Oltre ai figli Elda - commercialista ad Asti -, Paola - funzionaria comunale residente a Pont-Saint-Martin - e Domenico, lascia i nipoti Elisa e Francesco Maccarrone - entrambi musicisti - e Mattia Mutton. Anche a Coccaglio, nel Bresciano, dove Sergio Clapasson ha vissuto tanti anni, la sua scomparsa ha destato un grande cordoglio, reso ancora più amaro dall’impossibilità - da parte dei tanti che gli erano affezionati - di raggiungere Fontainemore per il funerale a causa delle restrizioni per la pandemia. Per questo una Messa in sua memoria a Coccaglio verrà celebrata domani, domenica 28 marzo, e trasmessa alle 18 anche in diretta Facebook.