Comuni turistici, i Sindaci dal Ministro

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Giovedì prossimo, 25 marzo, i sindaci dei Comuni turistici valdostani saranno ricevuti a Roma dal ministro del Turismo, Massimo Garavaglia. Nell’incontro chiederanno ristori e investimenti per la Valle d’Aosta e ribadiranno le problematiche della montagna e dell’economia delle Terre Alte, un comparto drammaticamente penalizzato dalla pandemia. L'obiettivo è ottenere azioni concrete e veloci in materia di misure di sostegno economico e di sviluppo per le nostre aree turistiche alpine. «Saranno affrontate le tematiche dei ristori e della tempistica per la loro erogazione. Porteremo la testimonianza di tutte le situazioni di grave crisi che stiamo conoscendo in questo inverno a nome di tutti i Sindaci della Valle d’Aosta» dichiara Michel Martinet, sindaco di Gressan, sul cui territorio comunale si sviluppa il comprensorio sciistico di Pila, colpito come gli altri da una stagione mai partita.

I Sindaci proporranno al Ministro un documento, nel quale si parlerà di ristori al personale dell’intero comparto turistico, una delle fasce più vulnerabili; verranno richiesti provvedimenti relativi ai mutui contratti con le banche da parte degli imprenditori. Saranno inoltre sottoposti a Massimo Garavaglia interventi a favore dei Comuni per le mancate entrate, quali ad esempio la revisione sulla normativa relativa al sovragettito Imu. Si chiederà di destinare una parte del Recovery Plan al sostegno alla montagna, includendeo funivie e telecabine tra gli interventi di mobilità sostenibile, ed un impegno per la rete dei trasporti della regione. Tra le istanze facilmente vi sarà, di nuovo, la proposta di escludere le società degli impianti a fune a partecipazione pubblica dall’applicazione della Legge Madia.

Sostegno agli stagionali

La quarta Commissione «Sviluppo economico» - riunita giovedì scorso, 18 marzo - ha espresso parere favorevole all'unanimità sul disegno di legge presentato dalla Giunta regionale mercoledì 10 marzo che contiene misure a sostegno dei lavoratori dipendenti a tempo determinato, anche stagionali, che hanno cessato di beneficiare della nuova prestazione di assicurazione sociale per l'impiego (Naspi).

«Questo disegno di legge sarà iscritto all'ordine del giorno suppletivo del prossimo Consiglio: - riferisce il presidente della commissione Giulio Grosjacques - è una prima immediata risposta ai lavoratori a tempo determinato, anche stagionali, che a causa degli effetti della pandemia, hanno perso il lavoro e hanno cessato di beneficiare della nuova prestazione di assicurazione sociale per l'impiego».

Le indennità previste sono di 1.500 euro per chi non è coperto dalla Naspi da almeno 60 giorni e di 1.000 euro per meno di 60 giorni.

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