«Interventi rapidi e specifici per i ristori» Alto Adige, pronte misure per 500 milioni
Lunedì scorso. 1° marzo, a Roma, il presidente della Regione Erik Lavevaz ha incontrato il ministro per gli Affari regionali e le autonomie Mariastella Gelmini.
Nella sede del Dipartimento per gli affari regionali, il presidente Lavevaz ha sottoposto al Ministro i principali dossier che richiedono un confronto tra la Valle d’Aosta e il Governo centrale. L’incontro ha messo anzitutto in luce la necessità di interventi rapidi e specifici per ristorare le perdite del sistema-montagna, dettagliando quanto già condiviso all’interno della Conferenza Stato-Regioni.
A fianco degli interventi di emergenza, sono stati tre i temi principali dell’incontro. Il primo quello della ricostituzione della Commissione paritetica, per consentire di affrontare in tempi adeguati le norme di attuazioni come quella legata alle concessioni idroelettriche. Altro tema è stato quello dell’applicazione della «legge Madia» alle società partecipate, dove la richiesta regionale è quella dell’esclusione per le società partecipate come gli impianti a fune e Cva. Il confronto ha portato inoltre sul tavolo il tema dei rapporti economici tra Stato e Regione, con la proposta di istituire un tavolo per valutare la rimodulazione del contributo regionale alla finanza pubblica, soprattutto nell’ottica delle minori entrate conseguenti alla crisi economica legata alla pandemia.
«Avvieremo subito un confronto specifico su un doppio canale: da una parte gli interventi legati all’emergenza, sottolineando il peso economico di una stagione invernale completamente compromessa, dall’altra dando alla Valle d’Aosta strumenti per strutturare il proprio futuro dal punto di vista delle risorse e dell’amministrazione» ha dichiarato il presidente Erik Lavevaz.
“Fabbisogni ingenti”
«Bene che il nuovo Governo riconosca la centralità della montagna nelle politiche di rilancio del paese, ma questo deve essere solo lo spunto iniziale, i fabbisogni delle terre alte sono molto più ingenti». Così Franco Manes, presidente del Celva, delegazione Anci Valle d’Aosta, commenta l’intervento del ministro per gli Affari regionali e le Autonomie, Mariastella Gelmini, in audizione alla Commissione parlamentare per le questioni regionali, sulle linee programmatiche del suo dicastero.
A fronte dell’ipotesi di una nuova governance della montagna, espressa da Mariastella Gelmini, Franco Manes prosegue: «Oltre ad affrontare l’emergenza, bisogna parlare seriamente di una fiscalità di vantaggio e di leggi di settore finanziate in maniera certa e continuativa, all’interno di un quadro legislativo organico. Come enti locali di montagna abbiamo bisogno di servizi, semplificazione amministrativa, infrastrutture fisiche e digitali che riallaccino il centro alle periferie, così come di sgravi per chi sceglie di investire in quota».
Ieri, venerdì 5 marzo, il presidente Erik Lavevaz ha incontrato invece - in video-conferenza - il ministro per la Pubblica amministrazione, Renato Brunetta. Il presidente Lavevaz ha presentato al Ministro l’intenzione del Governo regionale di riorganizzare il comparto unico regionale. «In questa fase, infatti, è prioritario aprire un canale di confronto per costruire un percorso legislativo libero da ostacoli, mirando a un ammodernamento dell’ordinamento sia degli uffici e del personale sia del sistema degli enti locali» si legge in una nota.
Rispetto alla riorganizzazione del comparto unico il presidente Erik Lavevaz parla di «Un disegno ampio, che deve andare verso la modernizzazione dell’amministrazione e della gestione del personale».
Bolzano, pronti 500 milioniAmmonta a 500 milioni di euro il pacchetto di aiuti presentato giovedì scorso, 4 marzo, dalla Giunta provinciale di Bolzano a sostegno delle imprese e dei cittadini colpiti dagli effetti della pandemia. Si tratta di aiuti diretti, e anche di sgravi, come il prolungamento della moratoria dei prestiti e delle tariffe comunali. 438 milioni di euro sono già assegnati, la restante cifra sarà destinata alle situazioni più problematiche.
«Le misure - ha precisato il presidente Arno Kompatscher - saranno in aggiunta a quelle statali e provinciali già in essere». Il nuovo pacchetto prevede misure di sostegno per persone singole e famiglie per 55 milioni di euro. Per le imprese ci sono contributi per le perdite subite durante la pandemia per 100 milioni di euro e contributi per i costi fissi per un totale di 280 milioni di euro. Inoltre un fondo per misure straordinarie e di riserva sarà alimentato con 65 milioni di euro. Ben 100 milioni di euro saranno anche destinati al rinvio della restituzione dei prestiti delle rate dei prestiti. Altri 150 milioni saranno spesi per il rinvio delle tasse comunali. I Comuni rinnovano inoltre il differimento di pagamenti di imposte e canoni - come l'imposta municipale immobiliare e i canoni di concessione rispettivamente fino al 30 giugno e 15 dicembre 2021.