Mario Parra, il cardiologo che amava lo sport, la montagna e la letteratura

Mario Parra, il cardiologo che amava lo sport, la montagna e la letteratura
Pubblicato:
Aggiornato:

Un medico competente e apprezzato da tutti, un uomo dotato di una vasta cultura con mille passioni e interessi in tanti campi, dallo sport al sociale, nonché un vero signore dai modi distinti, resi ancora più affascinanti da un sottile senso dell’ironia che traspariva dal sorriso sornione e dal piacere della battuta, benché fosse di poche parole e amasse più scrivere che parlare. Era una persona davvero speciale il dottor Mario Parra, mancato a causa del progressivo peggioramento delle sue condizioni di salute, ormai precarie da tempo, la mattina di mercoledì scorso, 24 febbraio, all’Ospedale regionale “Umberto Parini” di Aosta. Lunedì prossimo, 1° marzo, avrebbe compiuto 82 anni, essendo nato nel 1939 dal matrimonio di Arnaldo Parra, originario di Piombino e giunto ad Aosta per lavorare alla Cogne, e Bernadette Lillaz, la cui famiglia era di Verrayes. Diplomatosi al Liceo classico di Aosta, frequentò la facoltà di Medicina all’Università di Torino dove si laureò nel 1965, specializzandosi nel 1969 in Cardiologia e, successivamente, in Endocrinologia. Quindi iniziò a lavorare come medico condotto a Cogne, sostituendo il dottor Francesco Merlo, poi al nosocomio di Aosta con i colleghi cardiologi Giuseppe Borney, Giovanni Devoti, Vincenzo Bigo, André Solaro e Costante Aillon. Successivamente aprì il suo studio di medico di base in via Torino. Inoltre divenne referente per la Valle d’Aosta dell’Associazione nazionale cardiologi per il territorio e il suo vice era il dottor Giuseppe Ciancamerla ora presidente de Les amis du coeur du Val d'Aoste. Insomma, una vita professionale intensa e gratificante che non impedì a Mario Parra di formare una famiglia felice. Infatti il 10 dicembre 1961 si sposò con Giuseppina Piccinelli, insegnante di francese ai geometri e ai ragionieri del “Manzetti” di Aosta, e dalla loro unione nacquero il 25 giugno 1962 Anna, operatrice nel settore turistico, e il 18 giugno 1968 Francesca, avvocato del Foro di Aosta. Al di là del lavoro e della famiglia, Mario Parra dedicò energie e tempo senza riserve al basket, sport che praticò da giovane giocando nel ruolo di esterno (oggi denominato guardia) con il Cral Cogne tra il 1955 e il 1960, poi fu il medico sociale della Gagliardi basket che in quegli anni ruggenti dalla serie D giunse a sfiorare la promozione in B1, un vero e proprio riferimento per tutto il movimento regionale della pallacanestro.

Come tutti gli aostani della sua generazione, amava molto lo sci e la montagna, soprattutto Pila dove negli anni Sessanta aveva costruito uno chalet a Rosselin. Qui si trasferiva in estate con la famiglia e spesso accoglieva gli amici a pranzo. Peraltro entrambe le figlie erano brave sciatrici, anche se poi Francesca scelse il basket.

Proprio alla montagna nel 2009 aveva dedicato l’ultimo di una lunga serie di libri, edito dalla Tipografia La Vallée e intitolato “Camminando per la Valle - Emozioni e ricordi”. Una pubblicazione con la quale Mario Parra ha descritto alcuni dei luoghi più belli e suggestivi della nostra regione tramite una raccolta di racconti con la prefazione del noto alpinista Marco Camandona. La scrittura era quindi un’altra passione del dottor Parra, che fu anche membro del Circolo del Cardo, e perciò aveva collaborato con soddisfazione con La Vallée Notizie firmando l’apprezzata rubrica che ricordava l’Aosta di un tempo e in particolare il borgo di Sant’Orso dove era cresciuto. Sensibile alle tematiche sociali aveva devoluto il ricavato della vendita di diversi dei suoi libri a Emergency, l’associazione umanitaria di Gino Strada che aveva conosciuto personalmente. Gli piaceva, inoltre, dipingere e scolpire. Non a caso aveva la Fiera di Sant’Orso nel cuore. Fin da bambino non perse mai un’edizione della Millenaria e per lui fu un’immensa soddisfazione potervi partecipare a metà degli anni Settanta, occasione in cui, tra gli altri pezzi, espose dei ciondoli commemorativi della manifestazione. Non vendette nulla, nonostante le numerose richieste, perché era troppo affezionato alle sue opere e a lui interessava solo essere un artigiano immerso nella magia dell’evento più importante per i valdostani. Diede pure alle stampe un libro intitolato “La croce di Ezosin. Mille anni di storie e misteri della Fiera di Sant’Orso” e un suo manifesto per la Foire fu segnalato dalla giuria regionale. Le esequie del dottor Mario Parra sono state celebrate in forma civile giovedì 25 febbraio al Tempio crematorio. Oltre alla moglie e alle figlie lascia la nipote Matilde di 22 anni alla quale era molto legato e tanti colleghi, ex pazienti, amici e parenti che hanno voluto salutare, ascoltando alcune sue poesie, il medico gentiluomo che amava la vita, lo sport, l’arte, la cultura e la letteratura.

Abbonamento Digitale La Valléè
Archivio notizie
Novembre 2024
L M M G V S D
 123
45678910
11121314151617
18192021222324
252627282930