Graziano Baldanzi, il preparatore dei portieri che allena i suoi ragazzi con la tecnologia
Un metodo di lavoro descritto in quattro relazioni presentate all’Associazione preparatori portieri italiana (Apport). Il progetto è di Graziano Baldanzi, preparatore professionista dei portieri del Charvensod (una dozzina, dal settore giovanile alla prima squadra di Promozione). Ed è a dir poco all’avanguardia: occhiali con lenti speciali, pannelli luminosi interattivi e riprese degli allenamenti con il drone. L’utilizzo della tecnologia applicata alla preparazione dei portieri insomma, per aiutare l’atleta a raggiungere la migliore condizione psicofisica prima di una partita e in particolare per sviluppare la percezione visiva e migliorare i riflessi. Per questo Graziano Baldanzi utilizza per esempio i «banner» - pannelli luminosi con lettere colorate - le blazepods e gli «strobe-glasses», occhiali con luminosità regolabile.
«I pannelli con lettere e numeri luminosi che variano colore e luminosità - e possono apparire da destra a sinistra o viceversa - sono utili per sviluppare la capacità visiva e i riflessi.
Le blazepods sono sei luci - su un pannello - gestibili dal telefono. Possono variare per colore e intensità e anche queste servono per allenare i riflessi e la coordinazione.
Infine gli occhiali stroboscopici aiutano a migliorare la reazione anche con visibilità alterata, regolando luminosità e nitidezza» spiega Graziano Baldanzi.
Il corredo tecnologico è completato dai droni le cui riprese dall’alto vengono analizzate successivamente e che risultano particolarmente utili per comprendere - per esempio - il piazzamento migliore in porta in caso di contropiede.
Graziano Baldanzi, toscano di Scarperia (in provincia di Firenze), preparatore professionista, da diciannove anni ha scelto la Valle d’Aosta. Ha allenato i portieri di Aygreville e Saint-Christophe VdA mentre dal 2012 è allo Charvensod.
La sua è una lunga carriera tra professionisti e dilettanti iniziata nelle giovanili del Prato. Poi Montevarchi, Siena e ancora in prima squadra nel Prato, sempre in serie C. Carriera finita nel Borgo San Lorenzo in D quando inizia - quasi trent’anni fa - il cammino da preparatore che l’ha portato a conseguire i patentini Uefa B, quello da preparatore dei portieri professionista conseguito al primo corso a Coverciano, responsabile Apport-Associazione italiana preparatori portieri per la nostra regione.
Ora a sessantadue anni dedica il suo tempo libero a insegnare il ruolo più difficile ai giovani. Spesso viaggia tra la Valle e gli Stati Uniti, dove ha collaborato con la Wolgensinger Soccer Academy che lavora nei campus universitari. Negli Usa il calcio sta prendendo piede ed è partita la ricerca di allenatori di tutto il mondo.