Non partono i lavori alle microcomunità di Introd e St-Pierre “Necessario aspettare la fine dell’emergenza sanitaria”
Sono fermi i lavori di adeguamento delle microcomunità per anziani dell'Unité des Communes Grand Paradis. Anzi, anche gli appalti già affidati non sono nemmeno partiti. "Le norme sanitarie vietano agli estranei l'ingresso nelle residenze - spiega il sindaco di Arvier Mauro Lucianaz, presidente dell'Unité - perciò abbiamo dovuto rimandare anche quei lavori che si sarebbero potuti realizzare senza spostare gli ospiti".
Nel 2014 la Regione ha cambiato i "Requisiti minimi strutturali e organizzativi dei servizi socioassistenziali residenziali e semi-residenziali per anziani", per cui un po' per volta le strutture vengono ampliate, fornite dei servizi necessari e la loro capienza portata al numero di 24 utenti. "Nel 2019 abbiamo pubblicato il bando per i lavori nelle strutture di Introd e di Saint Pierre. - continua Mauro Lucianaz - Sono stati assegnati a inizio 2020 alla ditta SePiAn di Quart per un importo totale di 556.125 euro. Però a Introd bisognerebbe delocalizzare tutti gli ospiti perché sono necessari adeguamenti strutturali: in particolare il vano ascensore deve essere allargato e diventare porta lettiga. Invece a Saint-Pierre il cantiere sarà più contenuto e si potrebbe realizzare senza spostare gli utenti altrove, ma le norme sanitarie attuali non li permettono comunque".
Altri lavori sono necessari anche nelle microcomunità di Sarre e di Cogne, che devono essere ampliate perché al momento hanno solo 19 e 14 posti. "Richiedono interventi maggiori rispetto alle altre. - continua Mauro Lucianaz - Abbiamo già avviato uno studio di fattibilità e sappiamo che sarà necessario un investimento di circa 1 milione a Cogne e 1,2 milioni a Sarre. Ora però non abbiamo copertura finanziaria se non fino a 588mila euro". Peraltro la ditta SePiAn ha già chiesto all’Unité delucidazioni e certezze sull’inizio dei lavori: "Ci siamo incontrati un paio di settimane fa - dice Mauro Lucianaz - e posso capire la loro esigenza di sapere quando iniziare i lavori, se possono prendere altri impegni. Ci siamo lasciati in un clima di massima comprensioni da ambo le parti e aspettiamo che si concluda l'emergenza per riprendere il discorso".
I tempi, però, stringono. "La delibera della Giunta regionale del 2014 prevede che gli adeguamenti siano fatti entro il 30 giugno 2021. - precisa il presidente dell'Unité Mauro Lucianaz - La questione era già nota a Mauro Baccega, che abbiamo incontrato come Assessore l'estate scorsa, e si era parlato della possibilità di prorogare i termini. Ora ci stiamo organizzando per incontrare il nuovo assessore alla Sanità Roberto Barmasse: c'è la consapevolezza che ci troviamo in un momento difficile, speriamo in una scelta politica condivisa per dare altro tempo alla nostra Unité”.