È finalmente operativo il Centre de Protection Civile du Valpelline
Il 2020 è stato un anno molto impegnativo per i Volontari del Soccorso della Valpelline sotto il profilo dell’attività con anche importanti novità sul piano gestionale.
Sono 117 i volontari e 10 gli automezzi in forza all’associazione a giovedì 31 dicembre scorso impegnati principalmente su 3 fronti: Protezione civile, soccorso e trasporto di infermi e servizi di carattere sociale sul territorio. Nel corso del 2020 sono state 24.000 le ore di servizio effettivo e 8.000 quelle di reperibilità. Ovviamente la Protezione civile ha assorbito il maggior numero di attività con oltre 13.400 ore di servizio effettivo. Molto diverse le attività svolte su tutto il territorio regionale con le altre organizzazioni del sistema dell’emergenza: dal supporto logistico verso la sanità con il montaggio di tensostrutture a interventi tecnici su impianti all’interno di abitazioni con persone positive o microcomunità per anziani, senza dimenticare i servizi di segreteria o di informazione come il numero verde. Grande anche l’impegno, soprattutto nella prima fase dell’emergenza, nei servizi con l’ambulanza. Da sottolinea che da agosto a oggi i volontari sono impegnati quotidianamente per il presidio al consultorio di Variney che ha consentito, e consente tutt’ora, la sua apertura con una importante ricaduta sul territorio, così come gli innumerevoli interventi a domicilio in aiuto di persone positive o in difficolta come il trasporto della spesa, dei pasti, dei pacchi del banco alimentare e del ritiro dei rifiuti.
«Un periodo difficile iniziato con tante paure, come tutti, superate grazie al lavoro di squadra e la consapevolezza di far parte di un grande sistema. - dichiara il presidente dell’Associazione nonché sindaco di Valpelline Maurizio Lanivi - Sul piano amministrativo ha pesato anche la scelta di non aderire al comitato regionale Anpas Valle d’Aosta, uscendo quindi dalla Federazione regionale dei Volontari del Soccorso che ci ha costretto a rivedere la segreteria acquistando un nuovo software gestionale. Ma la novità più importante è certamente la nascita del Centre de Protection Civile du Valpelline, uno spazio di oltre 300 metri quadrati all’interno di un capannone oltre a 500 metri quadrati di area esterna a Valpelline, allestito durante il periodo di rallentamento della pandemia, dove finalmente possono trovare spazio tutti i mezzi e le attrezzature dell’Associazione».
Maurizio Lanivi evidenzia che «Quello che si è chiuso è stato certamente un anno molto importante e delicato per tutti. Personalmente sono molto soddisfatto e orgoglioso della risposta avuta dai volontari che vincendo le comprensibili paure iniziali hanno dimostrato una disponibilità incondizionata e soprattutto hanno di grande professionalità. Tanto è stato fatto in questi anni per crescere, oggi l’obiettivo è mantenere e consolidare quanto costruito».