Reintegro della Giunta: «Si può fare». Alliance Valdôtaine e Stella Alpina chiedono una consulenza

Pubblicato:
Aggiornato:

«Necessario reintegrare l'organo esecutivo dei componenti mancanti, poiché, pur in regime di prorogatio, occorre in questa circostanza garantire un’operatività adeguata alla eccezionalità della situazione da affrontare». Alliance Valdôtaine torna alla carica sul reintegro della Giunta e lo fa con una nota diffusa nel pomeriggio di ieri, venerdì 27 marzo.

«Sul presidente Renzo Testolin, - prosegue la nota - oltre alle competenze proprie della Presidenza della Regione già particolarmente aggravate dall'emergenza Covid-19 e alla funzione di Prefettura, incombono infatti gli obblighi relativi a ben tre Assessorati, quello dei Lavori pubblici, quello delle Finanze e quello che raggruppa Agricoltura, Turismo e Beni culturali, settori fortemente colpiti dall'attuale blocco economico». Per questo motivo i gruppi Alliance Valdôtaine e Stella Alpina hanno deciso di richiedere il parere «di un costituzionalista di acclarata competenza ed esperienza, al fine di fornire un contributo quanto più possibile serio e attendibile alla soluzione del problema».

E il parere conclude che, in una circostanza contrassegnata dalla dichiarazione dello stato di emergenza di cui alla delibera del Consiglio dei Ministri del 31 gennaio 2020, «l'obiettivo che l'organo esecutivo sia messo in condizione di operare a ranghi completi, pur in regime di prorogatio, appare una finalità pienamente ragionevole, anche al fine di motivare la scelta di procedere alla reintegrazione dell'organo». Non si tratta cioè di rifare una Giunta o di alterarne i poteri, ma di consentire al Consiglio regionale, sulla base di presupposti straordinari, di compiere la scelta dei nuovi Assessori da reintegrare e di permettere alla Giunta così reintegrata di operare, rimanendo entrambi nel regime di prorogatio, per gli atti indifferibili e urgenti, fino a che non saranno effettuate le elezioni anticipate».

Sullo stesso argomento in una lettera spedita nei giorni scorsi al presidente Renzo Testolin venti consiglieri regionali chiedono di «procedere ai necessari e rapidi approfondimenti per trovare una soluzione istituzionale e condivisa per gestire nel modo più efficace la grave crisi sanitaria, economica e sociale che la Valle d'Aosta sta attraversando» suggerendo appunto il reintegro degli assessori mancanti nella Giunta regionale. Il documento è firmato dai consiglieri di Alliance Valdôtaine, Stella Alpina, Rete Civica, Gruppo Misto e Jean Barocco, ma anche da Adu e dal Movimento 5 stelle.

Serve un commissario

Alla richiesta di reintegrare la Giunta, nello scenario politico valdostano si affianca quella di nominare un commissario per la gestione dell’emergenza Coronavirus.

L’ex presidente della Regione, la leghista Nicoletta Spelgatti, afferma: «Dal punto di vista giuridico non vedo soluzione legittimamente percorribile se non quella della nomina di un commissario straordinario per la gestione dell'emergenza, affiancato da esperti nominati per affrontare i diversi aspetti della crisi». Secondo Nicoletta Spelgatti inoltre, vedendo quel che stava accadendo in Lombardia e Veneto, avremmo potuto prepararci per tempo. «Non solo allora, ma nemmeno oggi nessuna scelta di questo tipo è stata fatta - continua - e l’errore più grave che sta facendo il governo regionale è avere la presunzione di poter gestire qualsiasi situazione senza le dovute competenze. Noi della Lega siamo stati fino ad ora in silenzio, e oltre a non sapere nulla delle scelte che vengono prese, apprendiamo le notizie dai giornali. Di sicuro un giorno arriverà il momento di presentare il conto politico di questa gestione».

La richiesta di un commissario straordinario arriva anche dall’esponente di Adu Daria Pulz: «Risulta ormai evidente la necessità di affiancare al commissario per l’emergenza sanitaria una nuova figura che si occupi a tempo pieno degli altri aspetti della crisi». Daria Pulz invita anche il presidente e prefetto Renzo Testolin a tenere conto della richiesta delle organizzazioni sindacali che invocano una sospensione dell’attuazione della deliberazione della Giunta regionale numero 1729 in materia di riorganizzazione burocratica amministrativa della Regione. Secondo Elso Gerardin di Mouv’ «Il presidente Testolin con questa Giunta dimezzata non può però continuare ad avere la presunzione di decidere tutto in perfetta solitudine». «Vogliamo che si facciano tamponi ad anziani e oss, - prosegue Elso Gerandin - poi non abbiamo capito come mai sia stata annunciata una “manovrina di emergenza” di oltre 11 milioni, ma che poi in aula ne siano arrivati solo 3,7 con un “prendere o lasciare” senza alcuna possibilità di modifica». Per Chiara Minelli di Rete Civica sono 3 le direttive principali su cui bisognerebbe basare i nuovi interventi: «Famiglie, microimprese e partite iva; tramite i servizi di assistenza sociale bisogna censire le famiglie povere e provvedere al rapido conferimento di assegni di sostegno per il periodo di emergenza, per i titolari di microimprese familiari bisogna prevedere un’indennità che compensi i mancati incassi derivanti dall’interruzione delle attività, e per i lavoratori autonomi e partite Iva misure semplici e immediate di sostegno». All’interno della maggioranza regionale cerca di scuotere i colleghi Jean Barocco: «Non è tempo di bisticci, ma di esercizio di poteri di governo - dice - Dobbiamo dare risposte veloci a famiglie e aziende in difficoltà». Jean Barocco sottolinea anche che questa situazione ha fatto emergere l’inadeguatezza del sistema tecnologico per il cosiddetto «smart working» e che non siamo meglio attrezzati rispetto al resto dell’Italia. Pensa poi «ai fondatori dell’autonomia che introdussero la gratuità dei testi scolastici per tutti: spero che il “provvedimento Certan” per l’agevolazione della didattica a distanza tenga conto di questo».

Chiede il commissario straordinario pure Alberto Zucchi, coordinatore di Fratelli d’Italia, che parlando anche a nome di Forza Italia - presente nell’Assemblea con la presidente del Consiglio Valle Emily Rini - lamenta: «Ribadiamo la necessità di nominare un commissario straordinario regionale dalle comprovate capacità tecniche che possa gestire in maniera coordinata gli aspetti più prettamente organizzativi e operativi dell’emergenza sul nostro territorio».

«E' urgente creare le condizioni politico/amministrative affinché l'attuale Governo regionale sia in grado di affrontare al meglio la fase di emergenza che la Valle d'Aosta sta vivendo e quella successiva nella quale si dovranno programmare e gettare le basi per la ripresa» anche secondo il sindacato Savt.

Abbonamento Digitale La Valléè
Archivio notizie
Dicembre 2024
L M M G V S D
 1
2345678
9101112131415
16171819202122
23242526272829
3031