Remo Domaine: «Mi ricandido a sindaco»

Remo Domaine: «Mi ricandido a sindaco»
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Le elezioni comunali, inizialmente previste a maggio, sono state rinviate a data da definire, ma a Oyace una cosa è già certa: quando si tornerà alle urne, il sindaco Remo Domaine riproporrà la sua candidatura alla guida del paese. «Io credo che questa sia una scelta - è il ragionamento di Remo Domaine che indossa la fusciacca da ormai 10 anni - che non si possa fare autonomamente, ma bisogna che ti venga chiesta la disponibilità. E’ evidente che ora le priorità sono altre, tuttavia in tempi non sospetti avevo fatto una riunione con i componenti della Giunta che, ancora una volta, mi hanno ribadito la loro fiducia proponendomi di ricandidarmi». Sicuramente una bella soddisfazione per Remo Domaine che incassa un attestato di stima per le sue capacità di amministratore pubblico ma anche per le sue indubbie doti umane. «Devo dire che di questi tempi assumersi le responsabilità che competono a un Sindaco non è cosa semplice. - ammette Remo Domaine - Penso, ad esempio, alle criticità idrogeologiche presenti sul territorio che con il cambiamento climatico che determina fenomeni meteo sempre più estremi devono essere tenute costantemente sotto controllo. Ecco perché ritengo che, al di là della buona volontà che sicuramente ha ciascuno di noi, il Sindaco debba essere una persona di comprovata esperienza». Chi affiancherà Remo Domaine in questo nuovo mandato? «Buona parte della squadra attuale è disponibile» assicura Remo Domaine. Facile supporre che come alle ultime elezioni comunali, quelle del 2015, a Oyace sarà presente una sola lista. Quella di 5 anni fa si chiamava “Pour Oyace” e totalizzò 122 voti: su 177 elettori si recarono alle urne in 138 con 8 schede bianche e altrettante nulle. Remo Domaine ottenne il numero di preferenze più alto: 68. «Una mia grande soddisfazione - dichiara Remo Domaine - è che negli ultimi 5 anni il Comune di Oyace, benché siano tempi difficili per tutte le Amministrazioni pubbliche, è riuscito a garantire la continuità dei servizi, mi riferisco, per esempio, alle scuole, alla Biblioteca, alle poste e all’ambulatorio. Sono cose che in un paese come il nostro non appaiono scontate come per chi vive in città e che risultano fondamentali per i residenti e per impedire lo spopolamento. Allo stesso tempo siamo riusciti, a differenza di altre realtà, a tenere aperto il Comune tutti i giorni dalle 8 alle 12 e dalle 13 alle 17. Non è cosa da poco ed è un risultato che è stato possibile raggiungere grazie alla costante disponibilità del personale». Sono inoltre numerose le opere pubbliche portate a termine nell’ultimo quinquennio: dal rifacimento del tetto del Comune per una spesa di un milione di euro alla nuova sede dei Vigili del Fuoco volontari, dall’avvio dell’iter per la realizzazione di nuovi parcheggi agli interventi di ripristino della Tornalla - che comprendono la sua illuminazione - fino ai lavori in programa sul ponte della Betenda. A tutto ciò si aggiunge il nuovo asilo vicino alle vecchie scuole per la cui realizzazione è stato utilizzato un contributo regionale. Non sono mancati gli interventi per la messa in sicurezza del territorio da frane e da valanghe. In particolare preoccupa il conoide del torrente Baudier, dove in inverno si verificano slavine e in estate si registrano smottamenti con distacco di detriti. Eventi che interessano 3 strade comunali e 5 punti della Strada regionale 28 dove, grazie a dei sensori che monitorano le vibrazioni, in caso di pericolo scatta il rosso sui semafori posti su di essa. Per risolvere la situazione dovranno essere costruiti dei muraglioni di contenimento la cui realizzazione è attesa dal 2018.

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