Servizio di supporto psicologico gratuito con la Struttura di Psicologia dell’Usl, l’Ordine degli Psicologi e l’associazione di volontariato Psicologi per i Popoli
La Struttura di Psicologia dell’Usl, l’Ordine degli Psicologi della Valle d’Aosta e l’Associazione di volontariato Psicologi per i Popoli Emergenza VdA - in collaborazione con l’Assessorato regionale della Sanità a la struttura regionale di Protezione civile - hanno dato l’avvio a un servizio di ascolto e supporto psicologico per tutta la popolazione valdostana.
La nostra comunità sta vivendo, come in tutto il mondo, un caso di emergenza sanitaria senza precedenti. La contagiosità del Coronavirus mette a rischio la salute pubblica come mai prima d’ora e scatena in molti quell’inspiegabile angoscia che provoca un accapparraggio indiscriminato di prodotti alimentari, una fuga insensata verso altri domicili e comportamenti a rischio per tutta la collettività. Obiettivo prioritario oggi è contenere risposte irrazionali e pericolose, proteggere le persone più fragili, ottenere la massima collaborazione dai cittadini perché rispettino rigorosamente le regole dettate dagli organi competenti.
Lo scenario che si prospetta è quello di un lungo periodo di adattamento e di resistenza alla pandemia di Covid. La criticità di tale situazione può far emergere nelle persone, soprattutto in quelle con fragilità emotiva o pregresse difficoltà socio-relazionali, un allarme psicologico permanente ed un conseguente disagio intrapsichico che deve essere riconosciuto, accolto e contenuto.
E’ per tale motivo che - con il coordinamento della dottoressa Madeo Meri, responsabile della Struttura di Psicologia, del presidente dell’Ordine degli Psicologi Alessandro Trento e della dottoressa Elvira Venturella, presidente di Psicologi per i Popoli VdA - si è deciso di ottimizzare tutte le risorse professionali presenti sul territorio valdostano, per offrire alla popolazione una risposta psicologica, coordinata e competente.
Il servizio di supporto psicologico si rivolge agli utenti con età superiore ai tredici anni e alle associazioni o istituzioni che ne fanno richiesta. L’intervento per i minori di tredici anni viene gestito attraverso la consulenza ai genitori.
La linea di supporto telefonica attivata offre ascolto e supporto psicologico in situazione di crisi; guida a comportamenti auto protettivi e consulenza psicologica. L’accesso al servizio avviene attraverso l’invio degli operatori di Protezione civile, impegnati nell’accogliere le telefonate al numero verde 800122121; direttamente al numero 0165 544508, messo a disposizione dall’Usl, con orario dalle 9 alle 12 e dalle 14 alle 17 dal lunedì al venerdì, dove si effettua un primo triage psicologico da cui prende avvio il percorso.
Nel caso in cui sia necessario un intervento prolungato nel tempo e l’attivazione di più servizi, la richiesta viene inoltrata agli psicologi presenti nei poliambulatori, in base a criteri di territorialità. Per situazioni che si risolvono con un breve sostegno, l’utente viene demandato agli psicologi dell’elenco individuato dall’Ordine. Per segnalazioni che richiedono un intervento specifico sull’emergenza, intervengono gli psicologi dell’associazione Psicologi per i Popoli.
Il supporto psicologico, che potrà essere realizzato attraverso via telefonica o via Skipe, sarà completamente gratuito per un numero di tre colloqui comprensivo di follow up.
A tutela della salute e della sicurezza psicologica di tutto il personale sanitario specialistico e delle Forze dell’Ordine, viene garantito un supporto psicologico dal Nucleo Psicologico Emergenza.
Il servizio, raggiungibile al numero 0165 5431, è attivo 24 ore su 24, 7 giorni su 7, per l’intera durata dell’emergenza.
«Le difficoltà del momento - dichiara la presidente di Psicologi per i Popoli VdA Elvira Venturella - pongono tutti di fronte ad un imperativo: ognuno deve fare la sua parte e noi, quali “esperti” nella relazione d’aiuto, abbiamo cercato di fare la nostra, tutti insieme. A parere mio personale, ritengo che la riscoperta della collettività, della condivisione e della resilienza comunitaria come cura possibile, ci potrà condurre fuori da quel tunnel in cui siamo piombati il 23 febbraio 2020».