All’Arer la gestione di 1.400 alloggi del Comune di Aosta

All’Arer la gestione di 1.400 alloggi del Comune di Aosta
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Dal nuovo anno sono diventate circa 1.400 le case popolari che l’Azienda regionale per l’edilizia residenziale-Arer gestisce complessivamente nella città di Aosta dopo la cessione, a titolo gratuito, di tale patrimonio immobiliare comunale di cui finora si era occupata l’Azienda pubblici servizi. I dettagli della cessione sono stati presentati nel corso di una conferenza stampa convocata giovedì scorso, 4 gennaio, nel Salone Ducale del Municipio.

Con l’atto sottoscritto recentemente - che costituisce l’attuazione dell’accordo di programma del 2015 tra Comune, Regione e Arer, in cui era previsto l’affidamento all’Azienda della gestione del patrimonio immobiliare pubblico comunale - l’Arer ha accettato per 50 anni il trasferimento di 731 alloggi, 217 locali accessori ad uso diverso, 578 tra autorimesse e posti auto coperti e scoperti e relative aree di pertinenza. Altri 76 alloggi e 120 autorimesse erano già stati acquisiti a inizio 2017, mentre ulteriori 82 alloggi e 130 posti auto del “Contratto di quartiere 1” verranno ceduti dal Comune entro la prossima primavera.

A tale proposito l'assessore alle Politiche sociali Marco Sorbara ha ricordato che nello stesso periodo «saranno 46 i nuclei familiari assegnatari di nuovi alloggi ma ancora residenti nel “grattacielo” di via Capitano Chamonin che potranno traslocare nei nuovi appartamenti realizzati con il programma del “Contratto di quartiere 1” in via Elter».

«Con il passaggio del patrimonio di edilizia residenziale pubblica all’Arer - ha commentato il sindaco di Aosta Fulvio Centoz - si chiude una fase complessa che ha visto collaborare strettamente gli staff tecnici di Comune, Regione, Aps e Arer oltre che gli Amministratori pubblici».

L’assessore al Bilancio Carlo Marzi ha ricordato che tale percorso «iniziò nel 2014 per dare ampio respiro all'edilizia residenziale pubblica ad Aosta».

L'assessore regionale alle Opere pubbliche Mauro Baccega ha spiegato come «la razionalizzazione del settore dell’edilizia residenziale pubblica con un unico interlocutore renderà possibile realizzare economie di scala e risparmi che saranno tutti investiti nel Quartiere Cogne».

«Per l’Azienda - ha aggiunto la presidente dell’Arer Patrizia Diémoz - si tratta di un cambiamento notevole che presuppone un salto di qualità».

Per quanto riguarda i lavoratori Aps, prima impegnati nel settore dell’edilizia residenziale pubblica, è previsto un loro assorbimento da parte dell’Arer. «In ogni caso - ha dichiarato il presidente dell’Aps Guido Grimod - i loro posti di lavoro verranno assicurati eventualmente attraverso una riqualificazione interna».

Pertanto sarà ora l’Arer a gestire autonomamente i contratti di locazione degli alloggi sia nella fase di esecuzione (dall’incasso dei canoni e delle spese ai rapporti con gli inquilini assegnatari) che di eventuale rinnovo, oltre che a promuovere le mobilità per una migliore efficienza nell’utilizzo delle unità abitative, stipulare nuovi contratti a proprio nome, effettuare interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria su tutti i beni e a regolarizzare o variare i dati e le risultanze catastali, nonché predisporre le certificazioni energetiche utili e necessarie ad addivenire alla stipula del contratto definitivo.

In attesa del trasferimento nella nuova sede di via Cesare Battisti, resterà aperto lo sportello di edilizia residenziale pubblica in via Guido Saba dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 12.

La sede dell’Arer in corso XXVI Febbraio è, invece, aperta al pubblico il lunedì, il martedì, il mercoledì e il venerdì dalle 9 alle 12 e il giovedì dalle 9 alle 16 con orario continuato.

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