“Due motori per la vita”: la lotta contro il cancro nello straordinario cammino di Barbara Biasia
«E’ inutile prendere sul serio la vita, tanto non se ne esce vivi». E’ con questa battuta di spirito che Barbara Biasia ha contagiato di sorrisi il numeroso pubblico accorso alla presentazione del suo libro “Due motori per la vita – i miei primi anni di lotta contro il cancro”, che si è tenuta giovedì scorso, 8 marzo, nel salone Maria Ida Viglino di Palazzo regionale, ad Aosta, e alla quale hanno portato il loro contributo numerosi relatori, tra cui il presidente della Regione Laurent Viérin, la vicepresidente del Consiglio Valle Patrizia Morelli, l’assessore alla Sanità, Salute e Politiche sociali Luigi Bertschy e il Presidente dell’Ordine dei Giornalisti della Valle d’Aosta Tiziano Trevisan, nonché l’editore Massimo Pesando.
Il giornalista Giacomo Sado ha presentato alcuni video che ritraevano Barbara Biasia in un’intervista fatta a Planaval, durante la quale la protagonista ha espresso con innata grazia e con una delicata ironia le emozioni che l’hanno travolta all’annuncio di diagnosi di un tumore al seno metastatico, appena dopo essere stata ufficialmente dichiarata guarita dal cancro. «Barbara si è dimostrata ostinata nel far valere i propri diritti e nel chiedere rispetto per la malattia - racconta Giacomo Sado - e la sintesi del suo atteggiamento si può racchiudere nell’affermazione “non mollerò mai, non mi sono mai arresa e non mi fermerò mai”».
Lei, che era già stata operata di cancro e aveva fatto radioterapia e cicli di chemio, scopre allora, prima di riprendere le cure, di aver bisogno di una forza supplementare: la trova dentro di sé, un secondo motore. Chiede ad un’amica di portarla a camminare. Prima solo pochi passi, poi non si ferma più e percorre chilometri in montagna fino a quando non raggiunge la vetta, dove aveva solo sognato di poter un giorno arrivare. Oggi anche grazie a lei sono riconosciuti gli effetti positivi del nordic walking anche in situazioni critiche come quelle di Barbara, che afferma: «Chi l’avrebbe mai detto che una camminata nata come allenamento estivo per gli atleti di sci di fondo potesse darmi tanta ulteriore voglia di vivere».
Il tema delicato della malattia è reso coraggioso e credibile da un racconto di uno spaccato di vita così reale, che ci permette di arrivare vicino a chi combatte queste battaglie, evidenziandone una dimensione nuova. Raffaella Longo, presidente di Viola, l’associazione che si occupa di dare sostegno e supporto alle donne malate di cancro al seno, ha sottolineato quanto il sorriso di Barbara non si sia mai spento e ha rimarcato come la sua testimonianza possa essere di aiuto a tante altre donne. A farle eco il presidente della Lilt Valle d’Aosta Salvatore Luberto, che ha posto l’attenzione sull’importanza della prevenzione e sul grande valore che assumono gli aspetti comunicativi nella malattia oncologica.
Tutte le copie del libro saranno messe in vendita con la finalità di raccogliere fondi, che saranno gestiti da Viola e Lilt, per sostenere iniziative a favore delle donne colpite dal cancro al seno, in particolare per le attività di estetica oncologica finalizzate a migliorare la loro qualità di vita. A chiudere la serata, che si era aperta sulle note musicali di Maura Susanna, i due giovani fisarmonicisti Olivier e Fabien Gex, figli dell’autrice.