“Un supermercato sarebbe dannoso per i negozi del borgo” Continua il braccio di ferro tra il Comune di Nus e il Conad

“Un supermercato sarebbe dannoso per i negozi del borgo” Continua il braccio di ferro tra il Comune di Nus e il Conad
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«Crediamo che una soluzione del genere sarebbe dannosa per le attività commerciali del borgo, in particolare per quelle alimentari. L’obiettivo della nostra Amministrazione, al contrario, è quello di preservare la sua tipicità e salvaguardare le piccole realtà locali». Con queste parole Camillo Rosset, sindaco di Nus, commenta la vicenda - la cui origine ormai risale ad alcuni anni fa - relativa al possibile insediamento di un supermercato Conad, con un investimento complessivo di tre milioni di euro, in un’area del territorio comunale, a ridosso della statale, appena fuori dal paese, in direzione Aosta.

Il terreno in questione, circa cinquemila metri quadrati, è stato acquistato già da diverso tempo dalla società Sgf Supermercati presieduta da Giuseppe Stanca proprietaria di altri punti vendita della stessa catena in Bassa Valle, e che in queste settimane sta procedendo alla costruzione di un capannone a Pont-Saint-Martin: un nuovo punto vendita, in sostituzione di quello esistente, che dovrebbe essere inaugurato entro l’inizio dell’estate.

E’ proprio Giuseppe Stanca, parlando del nuovo insediamento di Pont, a riportare alla luce la questione di Nus, e del progetto di un supermercato, esteso su una superficie di millecinquecento metri quadrati, che darebbe lavoro ad una trentina di persone e, negli intenti della società, porterebbe benefici e vantaggi a tutta la comunità.

«Al momento l’iter è fermo, siamo in attesa della sentenza del Consiglio di Stato che deve esprimersi sull’argomento, visto che il Comune di Nus ha bocciato la nostra proposta impuntandosi su vincoli di tutela paesaggistica, per noi insussistenti. - spiega il responsabile Conad. - Inoltre se calcoliamo un fatturato di sei milioni di euro annui che ci avrebbe portato il supermercato, ci si rende conto del danno economico che abbiamo già subito con questi ritardi».

Una sentenza del Tar della Valle d’Aosta nel 2015 aveva dato ragione al Comune di Nus, da qui la decisione della società di Giuseppe Stanca di appellarsi al Consiglio di Stato. I tempi però si prospettano ancora lunghi.

«La politica della catena di supermercati Conad prevede che, prima dell’apertura di un nuovo punto vendita, venga effettuata un’analisi di mercato per capire le abitudini dei consumatori, nel caso specifico dove ci si reca a fare la spesa, ed è emerso che l’ottantacinque per cento degli abitanti di Nus va nei supermercati di Aosta. - aggiunge Giuseppe Stanca - Abbiamo pure proposto varie forme di collaborazione con gli esercenti locali, per andare incontro alle esigenze del territorio. Ci siamo detti disponibili a risolvere eventuali problemi legati alla circolazione stradale, come la realizzazione di una rotonda. Insomma, crediamo nella bontà del nostro progetto e speriamo che il Consiglio di Stato dimostri l’illogicità della sentenza del Tar».

«Gli unici nostri timori sono legati alle attività del borgo che devono rimanere vive. - conclude il sindaco Camillo Rosset - A questo scopo si è anche costituito di recente il comitato Nus in Festa che intende favorire lo sviluppo territoriale e migliorare la qualità della vita della comunità. Non ci resta che attendere la sentenza del Consiglio di Stato».

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