Nuovo Piano triennale per l’edilizia residenziale
Si è riunita ieri - venerdì 9 marzo - la Consulta per la casa che ha discusso del nuovo Piano triennale per l’edilizia residenziale 2017/2019 con il quale verranno fissati gli obiettivi generali del triennio e indicate le azioni in cui si articola la politica abitativa regionale.
«La pianificazione triennale - dichiara l’assessore regionale Mauro Baccega - rappresenta uno strumento fondamentale per impostare la politica abitativa regionale e sviluppare le azioni necessarie per raggiungere gli obiettivi definiti».
«Il nuovo piano triennale - continua l’Assessore - partendo da un’attenta analisi dell’attività svolta dall’Amministrazione regionale nell’ultimo quadriennio e dei dati sul fabbisogno abitativo, definisce i sei obiettivi generali fissati per il triennio 2017/2019 e declina le azioni da attuare per il loro raggiungimento».
«Tra le azioni principali che saranno avviate - prosegue Mauro Baccega - vi è l’approvazione di un unico bando regionale per l’assegnazione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica, al fine di avere un’unica graduatoria regionale a partire dall’anno 2019, agevolando così anche la mobilità degli assegnatari tra gli alloggi, la promozione, a cura dell’Arer, di interventi di housing sociale anche in partership pubblico- privato e il mantenimento del sostegno alle locazioni quale misura fondamentale per il sostengo dei nuclei familiari».A partire dal 1° luglio 2018 entreranno in vigore i nuovi canoni di locazione per l’edilizia residenziale pubblica «che essendo parametrati alla situazione Isee del nucleo familiare saranno più equi rispetto a quelli attuali che tengono conto del solo reddito imponibile».
Nelle oltre 10.464 domande per il sostegno ala locazione, la Regione ha erogato contributi per la locazione per euro 15.301.000.
Nel 2017 si è attivato il sostegno alla locazione anticipato, e le due misure hanno dimostrato grande efficacia allontanando dall’emergenza abitativa un buon numero di nuclei familiari.Dal 2014 al 2017 si è passati da 239 domande di emergenza abitativa presentate nel 2014, di cui 135 accolte, a 92 domande nel 2017 di cui 24 accolte, «con un risparmio straordinario per la pubblica amministrazione e soprattutto un calo significativo di richieste».