Aiutare le persone in difficoltà a rifarsi una vita La Regione finanzia il progetto “AttivAzioni”
La Giunta regionale ha finanziato con duecentomila euro il progetto “AttivAzioni”, destinato a persone in situazione di povertà ed esclusione sociale, attraverso il fondo per il contrasto alla povertà e per il sostegno all’economia locale. Il progetto - che ha come obiettivo l’inserimento o il reinserimento socio-lavorativo - è a titolarità del Consorzio Trait d’Union e coinvolge soggetti del privato sociale - Caritas diocesana, Fondazione Abri, Csv, Fondazione comunitaria della Valle d’Aosta e Società San Vincenzo de’ Paoli - i quali stanno cercando di sostenere le famiglie in difficoltà non solo attraverso un contributo economico ma anche favorendo il coinvolgimento delle persone in attività strutturate.
I beneficiari del progetto sono le famiglie in difficoltà sociale e lavorativa, ovvero: i nuclei che accedono alle misure di cui alla lege regionale numero 18 del 2015, i cui progetti saranno finanziati con le somme a carico del fondo per il contrasto alla povertà e per il sostegno all’economia locale, gestito dalla Finaosta; i nuclei presi in carico dal privato sociale, i cui progetti saranno finanziati con risorse private.
Il progetto prevede la realizzazione di due tipologie di azioni: innanzitutto la selezione, l’orientamento e l’inserimento dei beneficiari in progetti personalizzati di attivazione sociale contrastando il rischio di emarginazione sociale; in secondo luogo la progettazione e la realizzazione di attività con ricaduta positiva nella comunità anche attraverso il coinvolgimento dei soggetti privati e pubblici del territorio.
L’iniziativa intende quindi favorire il protagonismo delle persone coinvolte nelle attività, sostenendo il loro percorso verso il mondo del lavoro o nella quotidianità, per non restare ai margini, ma per essere al centro della propria vita e di quella della propria comunità di appartenenza.
«La decisione di proporre un servizio sperimentale che rappresenti un modello organizzativo-gestionale di progetti personalizzati di inserimento e re-inserimento socio-lavorativo a supporto e integrazione alle attività proposte dai nostri uffici avrà importanti ricadute positive sulla comunità. - commenta l’assessore regionale alla Sanità, Salute e Politiche sociali Luigi Bertschy - Questa misura ci dà la possibilità di poter contare sulla collaborazione di soggetti esterni permettendo così di costruire un progetto di attivazione rispondente alle esigenze e alle possibilità della persona, che ne trae pertanto un maggior vantaggio affrontando e cercando di superare le sue difficoltà». «In queste situazioni, - aggiunge l’assessore Luigi Bertschy - non sempre è il contributo economico a fare la differenza, quanto la possibilità di rimettersi in gioco, di riprendere le fila del proprio percorso, sentendosi nuovamente utili per se stessi o per gli altri. L’obiettivo pertanto è quello di creare le migliori condizioni per avviare un circolo virtuoso destinato alla creazione di un modello di società inclusiva di tutte le difficoltà e le diversità».