La Scandinavia sbarca a Cogne grazie alla Marciagranparadiso

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Una buona occasione per fare decollare definitivamente il turismo scandinavo nella località del Grand Paradis anche nei periodi meno gettonati e - soprattutto - fare conoscere a una platea più ampia possibile le bellezze della zona. E’ ciò che emerge a pochi giorni dalla conclusione della Marciagranparadiso, granfondo di sci nordico che nello scorso fine settimana ha portato a Cogne circa centosettanta stranieri provenienti da dodici nazioni: una gara storica, la Marcia, che dal 2016 fa parte del circuito Euroloppet, tanto che proprio l’appartenenza a questo circuito sta fidelizzando i concorrenti scandinavi e baltici.

«Sono stati oltre un centinaio gli atleti provenienti dal Nord Europa: una cinquantina di norvegesi, una quarantina di svedesi, e qualche decina tra finlandesi ed estoni. - afferma Christine Cavagnet dell’Hotel Herbetet di Cogne, referente Adava per il comprensorio - Le presenze stimate nei giorni della competizione si aggirano intorno al migliaio, considerando che tanti partecipanti, ma anche familiari e accompagnatori hanno soggiornato nei diversi alberghi della zona. Abbiamo avuto commenti lusinghieri e apprezzamenti per la nostra località, sia da parte di chi già conosceva Cogne che di chi veniva per la prima volta».

Christine Cavagnet - che è pure membro del comitato organizzatore della gara - sottolinea pure il calo fisiologico rispetto al “periodo d’oro della competizione”, ovvero gli anni Ottanta e Novanta, ma gli ottimi risultati di quest’anno fanno ben sperare in chiave futura. «Le condizioni di innevamento erano perfette e hanno lavorato bene tutti gli operatori turistici: non solo albergatori, ma anche bar, ristoranti e negozi», sostiene l’albergatrice.

«All’Hotel Madonnina del Grand Paradis su trentadue camere ventitrè erano occupate da norvegesi, che si sono fermati mediamente tre notti», riferisce Filippo Gerard presidente Adava e titolare insieme alla famiglia del tre stelle, oltre che del Sant’Orso. Soddisfazione dall'Hotel Vallée de Cogne, dove in occasione della Marciagranparadiso sono state vendute tutte le ventritrè camere disponibili. «Abbiamo avuto una cinquantina di ospiti, metà svedesi e metà svizzeri. - riferisce Ivo Buttier, che con la famiglia gestisce la struttura a tre stelle - Chi arrivava da più vicino si è fermato tre notti, gli altri quattro: questo è un mercato su cui si può investire molto».

«L’idea di attirare maggiormente un target di atleti provenienti dal Nord Europa è nata alcuni anni fa cercando di intercettare gli sportivi che già partecipavano alla Marcialonga, che si svolge una settimana prima della nostra gara, in modo da farli fermare in Italia una decina di giorni in tutto. Da lì sono nati i primi contatti con tour operator del Nord Europa. Poi purtroppo ci sono stati alcuni intoppi: nel 2017 la gara è saltata per mancanza di neve, mentre nel 2015 si è svolta in maniera ridotta. - dichiara Andrea Celesia dell’Hotel Notre Maison, che è pure assessore al Turismo - Per noi comunque l’essenziale è continuare ad avere visibilità per questo mercato, oltre a quello tradizionale francofono, che si dimostra molto interessato alla nostra offerta turistica».

«Abbiamo venduto cinque camere, di cui due a italiani e tre a scandinavi, tutti atleti che partecipano alla gara da varie edizioni; fino a tre anni fa la competizione andava molto bene, era stata fatta una buona promozione per attirare il nuovo mercato, ma il fatto che poi nelle ultime due edizioni sia mancata la neve ci ha un po’ penalizzato, anche se alcuni clienti affezionati sono continuati a venire. - sostiene Laura Roullet dell’Hotel Bellevue - Nel fine settimana era parecchia la gente però credo occorra allungare il periodo della manifestazione, arrivando ad almeno quattro, cinque giorni e non puntare solo sul fine settimana».

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