«Che bello giocare con Marques Green»
Marques Green è alto solo 1 metro e 65 centimetri - non propriamente la stazza di un cestista - ma nella sua carriera ha vestito alcune delle maglie più prestigiose della pallacanestro europea. Il 35enne di Philadelphia, che ora ha la nazionalità macedone, dopo essere passato da Istanbul (sponda Fenerbahce) e dall’Olimpia Milano da inizio gennaio è il nuovo play titolare dell’Aurora Jesi, la squadra dell’aostano Federico Massone, che pochi anni fa, quando era ancora a casa con i genitori, guardava in televisione il suo futuro compagno di squadra giocare in Eurolega.
«Quando mi hanno detto che arrivava lui ero la persona più felice del mondo. - ammette Federico Massone - E devo dire che anche dopo averlo conosciuto continuo a pensarla allo stesso modo: è un campione sul campo e non solo. Con noi ragazzi più giovani è molto paziente e non ha problemi ad insegnare i suoi segreti, come pure fuori dal campo è una persona molto disponibile».
Marques Green è un play, stesso ruolo di Massone, che si è trovato, quindi, ad avere un concorrente di spessore per il ruolo di regista della squadra - l’Aurora Jesi appunto - che è attualmente nona nel girone Est del campionato di serie A2. «Vedere Green come un avversario? No, da lui sto imparando molto e peraltro - sottolinea Federico Massone - stiamo giocando anche tanti minuti assieme. Sono contento del mio rendimento personale, ma da quando c’è Marques in squadra abbiamo ripreso a vincere». Nelle prime 5 gare del 2018 per l’Aurora sono arrivati 2 ko esterni (96-77 a Verona, 74-72 a Treviso), la vittoria di Piacenza (73-84) ed i successi casalinghi con Fortitudo Bologna (84-61) e Imola (78-56), centrato mercoledì scorso, 7 febbraio. In quest’ultimo incontro a referto per Massone 2 punti (1 su 3 al tiro da 2) e 15’ sul parquet. «Qui riesco sempre a giocare con continuità - ribadisce il 19enne aostano - e in media sto in campo tra i 10 e i 12 minuti. Mi sento importante e a Jesi sto bene».
Il primo obiettivo dei marchigiani è la salvezza: classifica alla mano - con Orzinuovi, Bergamo e Roseto ancora sotto quota 10 punti (contro i 20 di Jesi) - la permanenza in A2 sembra garantita. Così la squadra arancione ha iniziato a fare qualche pensiero ai playoff promozione, visto che andranno agli spareggi per salire in A1 le migliori 8 dei 2 gironi e attualmente Jesi è nona a 2 lunghezze dall’ottavo posto di Mantova. «Noi ci proveremo - conclude Federico Massone - e poi vedremo come andrà». Nel caso gli jesini concludessero la loro stagione regolare come ottavi per loro ci sarebbe un primo turno di playoff contro il Casale Monferrato, dominatore del girone Ovest. Se ciò succedesse per Federico Massone - cartellino dell’Angelico Biella - si tratterà di una sorta di derby.