Gemellaggio con Zakopane: la stagione invernale di Cogne è partita nel segno dei Tatra
Nello scorso fine settimana i rappresentanti del Museo dei Tatra di Zakopane - situato ai piedi delle montagne più elevate dell’Europa centrale - sono arrivati in delegazione in Valle d’Aosta nell'ambito della cooperazione internazionale e del progetto espositivo “Cultura e natura: la montagna che ispira”, finanziato dalla Repubblica di Polonia e in particolare dal Ministero della Cultura.
Pertanto sabato 7 i delegati del Museo dei Tatra sono stati ricevuti nel Municipio di Cogne dal sindaco Franco Allera e dall’assessore alla cultura Eleonora Trento, in modo da confermare la collaborazione che porterà, come annunciato dalla responsabile dei progetti internazionali Emilia Pomiankiewicz-Wagner, all’organizzazione - con inaugurazione venerdì 11 luglio 2025 nel Centro Espositivo del Parco Minerario di Cogne - di una mostra fotografica, i cui contenuti sono stati illustrati anche dal direttore del Museo dei Tatra Michal Murzyn e dal responsabile del Dipartimento cultura della Regione Malopolska Dariusz Gaweda.
Ha completato l’evento nella centrale piazza Chanoux il programma musicale del gruppo folcloristico di Zakopane composto da Pawel Majerczyk, Bartlomiej Haladyna e Lukasz Kostecki che ha alternato i suoi brani a quelli locali dei Lou Tintamaro, festeggiando così l’inizio della nuova stagione turistica invernale.
«La mostra fotografica di Cogne - spiegano Emilia Pomiankiewicz-Wagner ed Aldo Audisio, curatore dell’edizione italiana - sarà articolata in settori. Una prima parte verrà dedicata alla natura, che crea il paesaggio montuoso della Polonia, presentando la bellezza e la maestosità del territorio nelle diverse stagioni. Un’altra sezione sarà incentrata sull’uomo, a cominciare dalle prime escursioni degli alpinisti polacchi e da quelle degli sciatori. Inoltre, le fotografie volgeranno uno sguardo alla pastorizia, da secoli elemento determinante della vita quotidiana nei Tatra. Un ultimo gruppo di immagini aprirà alla cultura delle popolazioni locali, dalle radicate tradizioni, evidenziando la relazione tra l’ambiente e l’uomo, in un contesto che richiama gli elementi riscontrabili anche nella valle di Cogne e nel Parco del Gran Paradiso.»