Casinò, via libera dei dipendenti al nuovo contratto Adesso si apre il dialogo per la privatizzazione

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Sono stati un centinaio, i dipendenti dell'unità produttiva giochi del Casino che hanno preso parte all'assemblea indetta nel pomeriggio di mercoledì scorso, 11 dicembre, dai sindacati. Le sigle hanno illustrato tutti i dettagli dell'ipotesi di accordo sul nuovo contratto unico aziendale di lavoro, appunto per i dipendenti dell'unità produttiva giochi, che entrerà in vigore dal 1° gennaio del prossimo anno, dunque alla conclusione del percorso concordatario.

I rappresentanti sindacali hanno chiesto se si volesse andare a referendum, o sciogliere positivamente già in questa sede la riserva, e i lavoratori hanno scelto questa seconda opzione. Dunque, entro lunedì 23 dicembre le varie sigle procederanno alla sigla del contratto, che avrà una durata triennale.

«Abbiamo registrato la condivisione del contenuti dell'accordo e sciolta unanimemente la riserva andiamo avanti con la sottoscrizione definitiva del contratto. Ora inizia la nuova fase legata alla possibile privatizzazione della gestione» dichiara Claudio Albertinelli segretario regionale del Savt.

«I lavoratori hanno dato dimostrazione di avere compreso l'importanza del contratto e sono convinta che servirà per tutelare i futuri posti di lavoro e i lavoratori» afferma Barbara Capelli, segretaria regionale dell'Slc Cgil.

«L'assemblea ha valutato in modo positivo il lavoro svolto e la situazione che si sarebbe creata dal 2025 se non ci fosse stato un contratto aziendale definito» è il commento di Henri Dondeynaz, segretario regionale Fisascat Cisl Valle d’Aosta.

Il nuovo contratto collettivo di lavoro per i dipendenti della casa da gioco sarà unico. E reintrodurrà la quattordicesima, un fondo di previdenza complementare a carico della società e una nuova organizzazione delle ferie, istituti previsti nei contratti precedenti al periodo del concordato preventivo, in scadenza a fine anno, e poi sospesi.

Vertice venerdì 27

La decisione dell’assemblea sul nuovo contratto unico arriva in una fase di passaggio del Casinò di Saint-Vincent, la cui gestione potrebbe essere affidata a privati. La Giunta regionale nei giorni scorsi ha affidato a Finaosta uno studio giuridico per valutare la soluzione dell’affidamento a privati della gestione della concessione della casa da gioco e del Grand Hotel Billia.

Se il parere dovesse essere positivo, i tempi potrebbero essere molto brevi: un mese per il business plan e poi, non oltre febbraio del prossimo anno, il bando di gara.

Le sigle sindacali avevano chiesto un incontro al presidente della Regione Renzo Testolin, che detiene anche la delega al Casinò. La convocazione è arrivata ed è per venerdì 27 dicembre.

Soddisfatto il managementIl via libera dei lavoratori che hanno sciolto positivamente la riserva sulla firma dell'ipotesi di contratto aziendale unico, è salutata favorevolmente anche dall'amministratore unico della Casa da gioco Rodolfo Buat.

«L'azienda aveva bisogno di un punto di riferimento chiaro che aiutasse nella gestione del personale, senza ambiguità. È stato raggiunto un risultato che mantiene, anche nel tempo, gli obiettivi di equilibrio economico» dichiara Rodolfo Buat.

Il concordato finirà il 31 dicembre «e finisce positivamente. - aggiunge l’amministratore unico - L'azienda ha raggiunto gli obiettivi che si era fissata nei confronti dei creditori e li ha ampiamente superati. Ora si apre il capitolo del futuro, perchè è più difficile riuscire a organizzare lo sviluppo di un'azienda che a gestirne la ristrutturazione. Si tratta di scegliere gli obiettivi giusti e il corretto impiego delle risorse. A breve approveremo il piano industriale della società, realizzato in collaborazione con Ernst&Young: così avremo una traccia che indirizzerà i prossimi 5 anni».

Rispetto al percorso verso la privatizzazione, Rodolfo Buat spiega: «Definire un diverso modello di gestione non è un percorso facilissimo, anche perché si incrociano diversi tipi di tematiche e di ambiti giuridici: convivono la concessione che rientra nella sfera del diritto amministrativo e la gestione, che rientra invece nel diritto privato. Aspettiamo di capire gli orientamenti pratici e gli obiettivi concreti» conclude.

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