“Darsi Pace” per cambiare il mondo: ad Aosta un incontro dedicato alla rivoluzione interiore

Valle d’Aosta Futura, in collaborazione con il Movimento “Darsi Pace”, organizza venerdì prossimo, 29 novembre, alle 20.30, nel salone della parrocchia di Saint-Martin-de-Corléans, ad Aosta, un incontro pubblico che vedrà come protagonisti due giovani: il filosofo e scrittore Francesco Marabotti insieme al danzatore e poeta Davide Sabatino, membri del movimento “Darsi pace” . «Si tratta di un movimento culturale che si esprime attraverso Gruppi di liberazione interiore, in cui la fede cristiana viene rilanciata come esperienza concreta e costante di nuova nascita; scioglimento del nostro vecchio io ego-centrato, dominato dalla paura e dall’odio, ed emersione di un nuovo io spirituale, più libero e più felice. - si legge in una nota di Valle d’Aosta Futura - Il movimento è stato fondato nel 1999 da Marco Guzzi, laureato in Giurisprudenza e in Filosofia, ha sempre affiancato alla ricerca poetica e filosofica un’intensa attività di comunicazione culturale attraverso seminari e conferenze, ma anche lavorando a lungo nei mezzi della comunicazione di massa. I due relatori parleranno della loro esperienza interiore e politica, come ricerca di una diversa modalità di abitare questo tempo storico, quale gestazione continua di una nuova umanità che preme in ciascuno di noi». «La nostra società - prosegue Valle d’Aosta Futura - è sempre più dominata dal nichilismo, dalla volgarità comunicativa e dalla violenza. Nonostante questo, preme nella storia e nelle nostre esistenze un desiderio di trasformazione, uno spirito radicalmente nuovo e sovversivo, uno spirito furente e integro, un linguaggio pacificato e perciò pronto a cambiare il mondo. L’unica via di uscita dal sistema del mercato e della guerra sembra perciò risiedere in un cambiamento profondo delle coscienze, che sappia animare una trasformazione politica radicale. Non è più il tempo della politica dell'amministrazione dell’esistente, della tecnocrazia a vantaggio dei pochi, dell’omologazione, né tantomeno dell’individualismo, della chiacchiera e dei moralismi vuoti. Sentiamo tutti l’esigenza di vivere questi tempi creativamente e radicalmente, insieme. Perché il senso più profondo di questa fase storica è proprio una nuova nascita».

Al termine dell’incontro si terrà un rinfresco augurale per un 2025 portatore di cambiamento.