Frena il ritiro dei ghiacciai valdostani nel 2024 «Sempre negativo il bilancio annuale della massa»
«Nonostante il bilancio di massa degli apparati glaciali monitorati risulti sempre negativo, i generosi apporti tardo invernali e l'andamento delle temperature primaverili e tardo estive hanno in parte mitigato i fenomeni di ablazione sui ghiacciai, che comunque denotano una costante tendenza al ritiro».
Così Arpa Valle d'Aosta presentando i rilievi glaciologici condotti nell'anno in corso.
«In termini generali, infatti, la stagione invernale 2023-24 è stata mediamente più ricca di precipitazioni, concentrate soprattutto nel periodo del tardo inverno e inizio primavera, mentre i mesi primaverili ed estivi sono stati caratterizzati da valori di temperatura mediamente più bassi rispetto al precedente anno 2023 e ancor di più rispetto al 2022».
Riguardo al ghiacciaio del Timorion, in Valsavarenche (rilievi svolti giovedì 30 maggio e venerdì 11 ottobre), «il bilancio di massa complessivo, dato dalla differenza tra la massa accumulata con le precipitazioni nevose invernali e primaverili e la massa persa per la fusione di neve e ghiaccio (ablazione) nella stagione estiva, conferma la costante tendenza al ritiro, ma quest'anno in misura minore rispetto agli ultimi anni».
In dettaglio «il bilancio di massa è sempre negativo, ma contenuto rispetto ai recenti anni passati: meno 654 millimetri equivalenti d'acqua, rispetto a meno 1.814 nel 2023 e a meno 4.191 nel 2022, noto come annus horribilis per i ghiacciai valdostani».
Anche sul ghiacciaio del Rutor, a La Thuile (rilievo svolti martedì 28 maggio e sabato 5 ottobre), «il bilancio di massa complessivo risulta ancora negativo, ma anche in questo caso mitigato dalla combinazione positiva derivante da accumuli nevosi abbondanti e da temperature medie estive più basse rispetto agli ultimi 2 anni».
Il risultato finale porta ad un bilancio di massa «di meno 506 millimetri equivalenti d'acqua, contenuta se confrontata con il dato del 2023 di meno 1.010 e del 2022 di meno 3.867».