Una bella serata di festa per celebrare i 70 anni dello Sci Club Champorcher
Festa per i 70 anni dello Sci Club Champorcher martedì scorso, 19 novembre, con la sindaca Alice Chanoux, gli assessori regionali Giulio Grosjacques e Luigi Bertschy, Arturo Laurent e Matteo Cortinovis per l'Asiva (con la consegna di un gagliardetto e di una targa dal Comitato e di un libro-scultura dal Comune) e il presidente Aurelio Danna che con Amato Vassoney e Jean Pierre Baudin hanno commentato un video con foto, ritagli di giornali, una “traccia” - come l'ha definita Aurelio Danna - su 14 lustri di fondo, biathlon e sci alpinismo davanti a tanti giovani e appassionati dello Sci Club, arrivati anche da Milano. Domenica 2 marzo sulla pista Moulin si tornerà a organizzare una gara di fondo con i Campionati Valdostani Allievi e Ragazzi con abbinata una prova per i più piccoli Cuccioli e Baby. Hanno poi ricordato le loro imprese, le loro emozioni e gli obiettivi stagionali a 11 giorni dal via della Coppa del Mondo a Kontiolahti per il biathlon e a Ruka/Kuusamo per il fondo in Finlandia la campionessa mondiale di biathlon Samuela Comola, l'ex campionessa di biathlon Nicole Gontier e l'ex iridata under 23 di fondo e ora allenatrice delle Fiamme Gialle e da quest’anno non più calciatrice all'Independiente Ivrea Francesca Baudin. Marco Albarello ha ricordato le sue prime esperienze e i primi ritiri a Champorcher e ha spronato i giovani, fondisti e biathleti, a non mollare mai.
In sala commossi e applauditi non potevano mancare Alessio Gontier, per 21 anni presidente del club, e Battista Savin. I presidenti dello Sci Club sono stati 12, 5 presenti e 5 già scomparsi. L'atto costitutivo è del 18 dicembre 1954 con Enrico Brun primo presidente, poi nel 1955 è arrivata l'affiliazione alla Fisi con presidente Oscar Perruchon seguito da Remigio Baudin (poi presidente Asiva per 6 anni e consigliere federale per 4), Pasqualino Costabloz, Maurilio Savin, don Giuliano Reboulaz, per 2 volte Amato Vassoney, Celestino Savin, Massimo Gontier, per 2 volte Alessio Gontier, Adolfo Lantermoz e ora l'entusiasta Aurelio Danna.