Variazione di bilancio per interventi post-alluvione, stanziati 36 milioni
Nella seduta di mercoledì scorso, 20 novembre, il Consiglio Valle ha approvato, con 19 voti a favore (Union Valdôtaine, Federalisti Progressisti - Partito Democratico, Pour l’Autonomie e Stella Alpina) e 16 astensioni (Lega Vallée d’Aoste, Rassemblement Valdôtain, Forza Italie e Progetto Civico Progressista), la seconda variazione al bilancio di previsione 2024-2026 della Regione. Il testo si compone di 20 articoli contenenti disposizioni per l'iscrizione di maggiori entrate e di maggiori spese per 35,9 milioni di euro nel bilancio di previsione, principalmente destinate a mitigare gli effetti dell'alluvione che ha colpito la Valle d'Aosta alla fine dello scorso mese di giugno scorso. «Lo stanziamento per contributi a famiglie e attività produttive per il superamento dell'emergenza alluvionale - ha evidenziato Antonino Malacrinò del gruppo Federalisti Progressisti - Partito Democratico - è incrementato di 3,9 milioni di euro. Sono poi concessi trasferimenti straordinari a favore degli enti locali per far fronte agli interventi di ripristino dei danni: al Comune di Cogne sono destinati 13,8 milioni di euro, al Comune di Valtournenche 4,4 milioni di euro mentre per i restanti comuni colpiti dall'alluvione è previsto un trasferimento complessivo di 500.000 euro. Al Comune di Cogne sarà poi concesso un contributo di 500.000 euro per l'organizzazione delle competizioni di Coppa del mondo di sci nordico, in programma dal 31 gennaio al 2 febbraio 2025, che avranno importanti ricadute turistiche, promozionali ed economiche nella località colpita pesantemente dall'alluvione di giugno scorso. È poi previsto un finanziamento di 5 milioni 80.000 euro per finanziare due interventi urgenti per la messa in sicurezza di infrastrutture strategiche e del territorio: la revisione dell'assetto strutturale del canale demaniale del Rû Arberioz e la ricostruzione del canale demaniale del Rû Baudin nel comune di Aosta. È anche autorizzata la concessione di contributi alle imprese che abbiano subìto danni diretti o indiretti dall'alluvione». Antonino Malacrinò ha aggiunto che «È prevista la possibilità di erogare contributi straordinari in conto capitale finalizzati al ripristino delle infrastrutture sportive danneggiate dall'alluvione».
Stefano Aggravi di Rassemblement Valdôtain ha criticato «La scelta della maggioranza di negare in Commissione anche le audizioni dei referenti delle associazioni di categoria interessati, perché ha limitato la possibilità di poter meglio comprendere le problematiche collegate agli effetti negativi dell'evento alluvionale di giugno. Un passaggio che si sarebbe potuto gestire in maniera differente in linea con quanto tra l'altro già fatto nel passato per situazioni di simile portata». Andrea Manfrin della Lega Vallée d’Aoste ha parlato di «Un provvedimento che arriva in ritardo rispetto alle necessità di chi è stato colpito dall'alluvione. Non arriverà nessuna pioggia di soldi ma solo un contributo con l’elastico che dovrà essere restituito da chi ha sta già pagando per i danni subiti». Secondo Mauro Baccega di Forza Italia «Il provvedimento prevede risorse alle imprese e agli abitanti delle comunità di Cogne e Valtournenche, ma non a tutti: ci si è infatti dimenticati di alcuni operatori che non potevano essere ricompresi nel decreto del Ministero del Turismo». Erika Guichardaz di Progetto Civico Progressista ha espresso dubbi sulle «Capacità organizzative e pianificatorie di questa Giunta che presenta un disegno di legge 4 mesi dopo gli eventi alluvionali, lasciando troppi ad arrangiarsi, senza condivisione con la minoranza, nonostante l'impegno preso in Aula, e senza possibilità di approfondimento vista la negazione di audizioni».
Il presidente della Regione Renzo Testolin ha replicato: «È un percorso chiaro ed equilibrato che vuole dare risposte che siano utili, possibili e condivise. È una variazione di bilancio che, per il 95 per cento, mette a disposizione risorse finanziarie che corrispondono alle necessità conseguenti all'alluvione di giugno. Un provvedimento che ratifica tutte le variazioni, per 21 milioni di euro, di cui 20,6 milioni saranno rimborsati dalla Protezione Civile nazionale, che sono state attivate fin da subito per dare risposte alla popolazione attraverso gli interventi puntuali realizzati sul territorio dalle strutture regionali e dai comuni maggiormente colpiti. C'è poi l'attenzione per rifondere i danni materiali che hanno subìto famiglie e attività con l'incremento di 3,9 milioni di euro dei fondi a disposizione della legge numero 5 del 2001: una legge che risponde a chi non è incluso dai ristori nazionali del Ministero del Turismo, con una procedura semplificata e che porterà ad un ristoro fino al 70 per cento».