“Stele”, in una mostra a Sondrio le opere in pietra di Donato Savin

“Stele”, in una mostra a Sondrio le opere in pietra di Donato Savin
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Le opere in pietra dell’artista di Cogne sono state trasportate dalla sua ultima mostra in terra catalana alla FaCT di Terrassa direttamente a Sondrio dove l'artista di Cogne è stato invitato ad esporre da giovedì scorso, 14 novembre, a domenica prossima, 24 novembre, in occasione della XXXVIII edizione del Sondrio Film Festival dedicato alle aree naturalistiche protette, rassegna internazionale delle migliori produzione documentaristiche mondiali dedicate alla diffusione della cultura dei parchi, delle aree protette e della salvaguardia dell'ambiente. La mostra dal titolo “I Cavalieri delle nevi”, è un’altra occasione per ammirare i lavori in pietra dell'artista valdostano ed un altro riconoscimento delle sue capacità espressive scultoree.

Sondrio Festival è sempre stato in questi ultimi anni anticipatore di temi e divulgatore di consapevolezza, affinché gli abitanti di questo pianeta prendano coscienza di una urgenza che è diventata, purtroppo, emergenza. È in questo contesto che le opere scultoree di Donato Savin assumono una valenza fortemente naturalistica dove ognuna delle sue sculture ha screpolature inflitte dal susseguirsi delle stagioni. Savin ne è il rivelatore e il mirabile interprete, indagandole, cogliendone il senso nascosto, riportando alla luce il messaggio arcano di una natura indomita.

Le sue visioni appartengono alla borgata di Epinel dove vive da sempre, di fronte alla solennità monumentale delle Alpi Graie, immerse, non a caso all'interno del Parco del Gran Paradiso. Le Steli e le sculture tematiche presentate in questa mostra di Sondrio sono corpi pietrificati, feriti, rugosi, coperti di licheni, precari come una pianta, condannate a non crescere, simboli di eterna forza naturale, colta magistralmente dall'artista di Cogne.

Donato Savin dice che è solito comunicare con le sue montagne all’alba, nell’ora perfetta e silenziosa che annuncia il nuovo giorno; le interroga e loro rispondono, offrendogli massi grezzi e minuscoli gioielli colorati, rami contorti e tronchi di piante centenarie che riprendono vita grazie ai minuti interventi scultorei dell'artista, conservando intatto il loro rapporto con la terra da cui sono stati colti.

Questa esposizione presenta, in particolare, le ultime esperienze creative dell’artista. “I Cavalieri delle nevi” da cui il titolo della mostra. Sono sculture di grande fascino, realizzate con diversi tipi di pietra con l’inserimento di lance in ferro, nel segno di una rinnovata ricerca espressiva.

Ieri, venerdì 15 novembre, alle 18, la manifestazione di Sondrio ha preso il via nella Sala del Palazzo Pretorio, Licia Colò e Alessandro Antonico premieranno le opere in concorso, 7 giornate di incontri, 16 documentari da tutto il mondo e le opere di Donato Savin esposte in tutti i luoghi della città più suggestivi come il Teatro Sociale, il Palazzo Pretorio, il Museo Valtellinese di Storia e Arte a fare da collante per tutti questi eventi.

Il progetto espositivo di Sondrio è stato curato da Aldo Audisio ed è la prosecuzione della personale di Savin al Museo della montagna di Torino del 2017.

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