La Valle d’Aosta conferma i suoi tre ristoranti con la Stella Michelin Wood a Cervinia, Vecchio Ristoro e Paolo Griffa al Caffè Nazionale ad Aosta
Tre conferme in Valle d’Aosta per la cucina stellata. Tre ristoranti forse sono pochi, come sottolineano anche i tre chef stellati inseriti nella rossa anche per l’edizione 2025, e la speranza per tutti che il prossimo anno possa esserci qualche new entry. «Siamo soddisfatti, questo per noi è il quinto anno, e possiamo dire che in questo momento siamo gli stellati più longevi in Valle d’Aosta. Ciò ci fa un enorme piacere anche perché il nostro è un piccolo gruppo di lavoro. - commenta lo chef Filippo Oggioni del Vecchio Ristoro di via Tourneuve, ad Aosta - Cinque anni di impegno costante non sono pochi, e il grazie va soprattutto alle persone che lavorano con me, oltre al mio socio Paolo Bariani, che è sommelier, a Tommaso Lupo in cucina, a Lorenzo Vai per la pasticceria, e a Daniele Corradi in sala. Una grande soddisfazione che arriva dopo la notizia che abbiamo ricevuto pochi giorni fa relativa all’inserimento tra i dieci piatti migliori dell’anno del nostro “piccione all’italiana in diversi modi e variazioni” nella guida Gatti-Massobrio Il Golosario».
«Siamo molto contenti ed è un orgoglio per noi portare avanti la stella per Cervinia e per il Wood Restaurant. - commenta Amanda Eriksson in merito alla conferma dell’assegnazione della stella Michelin al suo ristorante, il Wood, locale che gestisce a Breuil-Cervinia da dieci anni insieme al marito Cristian Scalco - Ci dispiace che non ci siano nuove stelle in Valle d’Aosta; magari sarà per l'anno prossimo! Venerdì prossimo, 15 novembre, riapriremo il nostro locale e sarà una stagione entusiasmante».
Il prestigioso riconoscimento per Amanda Eriksson, unica donna nella nostra regione ad avere al momento la prestigiosa stelletta, era arrivato lo scorso anno. Il marito Cristian Scalco è sommelier e cura la carta dei vini.
Resta nella Guida Michelin con l’ambita stella anche il Caffè Nazionale di piazza Chanoux, ad Aosta. Il patron Paolo Griffa commenta: «Siamo felicissimi di questa conferma, simbolo dell’impegno di tutti noi; le stelle in Valle d’Aosta sono ancora poche, speriamo un domani di essere più numerosi». Accanto a Paolo Griffa, oltre ad un’affiatata brigata di dieci persone, vi è in prima linea la moglie Titti Traina, pastry chef.
Nella classifica dei «Bib gourmand», locali dotati «di menù completi e rispettosi delle materie prime a un giusto prezzo», figura pure Il Laghetto di Brusson.
Oltre ai tre stellati e al Bib gourmand, sulla Guida Michelin sono segnalati altri sedici ristoranti della nostra regione: il Bar à Fromage, Le Petit Bellevue, Lou Ressignon e il Coeur de Bois a Cogne; l’Enoteca l’Armadillo, Le Bistrot e il Pierre Alexis a Courmayeur; Le Grenier a Saint-Vincent; Gina casa con cucina, Osteria Da Nando e Stefenelli Desk ad Aosta; La Chandelle e La Luge a Breuil Cervinia; Trattoria di Campagna a Sarre; Café Quinson a Morgex; L’Atelier 26 a Saint-Christophe.
La cerimonia di assegnazione delle famose stelle Michelin, giunta alla settantesima edizione, quest’anno si è svolta in Emilia Romagna e, per la prima volta nella sua storia, a Modena.
Sono trentasei in tutto le novità tra gli stellati: la Guida Michelin Italia aggiunge una novità tre Stelle, il Casa Perbellini 12 Apostoli, a Verona, portando i ristoranti tre stelle della penisola a quota quattordici. Due sono i nuovi ristoranti due Stelle e trentatre ristoranti con una Stella.
In totale, la selezione di ristoranti della Guida Italia 2025 comprende trecentonovantatre ristoranti stellati, due in meno dello scorso anno.