A Champorcher si inaugura la restaurata Maison de Thomas
Saranno inaugurati domani, domenica 3 novembre, alle 15.30, il restaurato ecomuseo della canapa e la nuova sede della cooperativa Lou Dzeut all’interno della storica Maison de Thomas, nel villaggio di Chardonney, a Champorcher.
«La cerimonia si svolge a conclusione del primo lotto di lavori, che ha riguardato tutta la parte strutturale esterna e interna e il rifacimento del tetto per un costo complessivo di circa 600mila euro interamente finanziati dal Comune. - spiega la sindaca Alice Chanoux - Sono stati anche rifatti gli impianti elettrico e di riscaldamento, con la creazione di una pompa di calore, con un particolare riguardo quindi per le energie rinnovabili. Per quanto riguarda l’ecomuseo, abbiamo effettuato un importante intervento di restauro per porre rimedio ai danni causati dall’umidità. Nel frattempo stiamo portando avanti un progetto per un nuovo impianto video e sonoro che racconti la storia in modo interattivo».
Un secondo lotto di lavori - per cui però devono ancora essere reperiti i finanziamenti - prevederebbe la costruzione di un corpo esterno che ospiterebbe l’ascensore, le scale e i servizi igienici per i visitatori e sarebbe collegato alla Maison de Thomas da 2 passerelle in vetro.
La Maison de Thomas si sviluppa su 3 piani: l’ecomuseo - che era stato inaugurato nel 2005 a seguito di un progetto Interreg ma era chiuso ormai da alcuni anni - è ospitato in quello interrato, al primo si trova la sede della cooperativa Lou Dzeut e sopra si trova il “rahcard”, anch’esso ristrutturato ma al momento vuoto, in attesa di definirne l’utilizzo con il secondo lotto di interventi.
Durante la cerimonia di domani, domenica, verrà inaugurato anche il vicino mulino “du Glair”, quest’ultimo restaurato grazie a fondi del Gal per un importo di circa 100mila euro. «Uno dei 2 mulini presenti si può solo osservare mentre l’altro funziona e può essere utilizzato a scopo didattico-dimostrativo» rimarca Alice Chanoux.
A illustrare le caratteristiche del rinnovato ecomuseo sarà Fausta Baudin, che ne ha curato il riallestimento e che insieme a Aurelio Danna proporrà a partire dal prossimo futuro visite alla scoperta di queste “perle” di Champorcher che sono tornate a splendere. «Domenica saranno presentati gli edifici restaurati con gli allestimenti necessari a illustrare le lavorazioni tipiche di un tempo, dalla lavorazione della canapa, alla sua tessitura su un telaio interamente in legno, al ciclo del formaggio nella "meison", alla vita contadina» anticipa Fausta Baudin.
«Il Comune ha effettuato uno sforzo economico notevole per restaurare la Maison de Thomas e vogliamo che sia un atout per il paese, che venga messa valorizzata e messa in rete insieme al mulino, al forno del villaggio e alle altre particolarità di Chardonney come la chiesa con il campanile in legno. - prosegue la sindaca Alice Chanoux - Lì si intrecciano tutte le nostre tradizioni: dalla coltivazione della segale per fare il pane alla lavorazione della canapa. Intendiamo proporre una serie di visite guidate, iniziando con il periodo natalizio e poi naturalmente in estate».
Come detto, contestualmente la cooperativa Lou Dzeut presenterà i suoi nuovi locali. «E’ una particolare soddisfazione inaugurare la nostra nuova sede di Champorcher nella Maison de Thomas, dove nel 2005 l’ecomuseo fu realizzato grazie al progetto “Interreg 30 Spazio Alpino - Crafts” a cui partecipammo proprio come cooperativa» dichiara la presidente Mariagiovanna Casagrande.