Saint-Vincent lotta contro la crisi del commercio “Incentivi e canoni ridotti per le nuove attività”
«Verificare la fattibilità di un protocollo per applicare un canone calmierato per gli immobili commerciali privati, coinvolgendo le associazioni dei proprietari immobiliari e di categoria e la Camera di Commercio». E’ il primo punto del testo approvato dal Consiglio comunale di Saint-Vincent al termine del Consiglio straordinario dedicato al commercio - richiesto dai consiglieri di minoranza - che si è tenuto martedì scorso, 29 ottobre, a seguito della seduta ordinaria.
Il documento impegna inoltre il sindaco Francesco Favre e la sua Giunta «a valutare l'istituzione di misure economiche e di incentivazione a favore di chi decide di aderire al protocollo, consentendo l'apertura di nuove attività commerciali con un contratto di locazione a canoni ridotti o progressivi; a istituire un tavolo di lavoro, operante a titolo gratuito, a supporto dell'Assessorato del Turismo e Commercio per la valutazione della sostenibilità operativa ed economica dei progetti proposti direttamente dai commercianti del paese; a prevedere, nella predisposizione del Bilancio di previsione 2025/27, uno specifico stanziamento dell'importo indicativo di 20mila euro per la realizzazione dei progetti proposti a supporto del Commercio, qualora ritenuti coerenti con le finalità dell'Amministrazione; a continuare e implementare la collaborazione con la Regione, il Casino e le Terme e ogni Ente interessato dall'organizzazione di iniziative e grandi eventi sul territorio comunale; a proseguire con il Casino, nell'ottica dall'uscita dal concordato, il proficuo confronto per la realizzazione di iniziative comuni a supporto del commercio al dettaglio, al fine di valorizzare lo shopping quale peculiarità del nostro paese».
“Manca il ricambio nella gestione delle attività”
L’approvazione del testo all’unanimità ha fatto seguito a un articolato dibattito, in cui maggioranza e opposizione si sono confrontate sulla situazione del commercio nella cittadina termale.
La capogruppo di minoranza Carmen Jacquemet ha sottolineato che «manca il ricambio nella gestione delle attività» auspicando «un approfondimento sulle cause della chiusura di numerose attività commerciali e su come il Comune possa intervenire per generare un’inversione di tendenza, anche a contrasto del calo demografico». Sempre dai banchi dell’opposizione, Giacinta Merlin ha rimarcato il fatto che «la Regione ha già penalizzato Saint-Vincent togliendo le scuole, negando l’Ospedale di Comunità e meditando la chiusura del Centro dialisi».
“Un fenomeno che si può solo provare ad arginare”
«Vi è piena consapevolezza del problema ma qualsiasi cosa si metta in campo non potrà mai essere risolutiva ma potrà, al massimo, arginare un fenomeno che richiede strategie di più ampio livello. - ha riflettuto il sindaco Francesco Favre - Le difficoltà del commercio al dettaglio affondano le loro radici negli anni Novanta e sono dovute a una pluralità di motivazioni, tuttavia vi sono un centinaio di attività aperte. La crisi immobiliare è iniziata sin dal passaggio all’euro. La chiusura delle scuole è iniziata da decenni e la denatalità mette a rischio non la presenza di scuole superiori sul territorio ma delle stesse scuole medie».
Il capogruppo di minoranza Maurizio Castiglioni ha suggerito di ripartire da ciò che il Comune può fare, facendolo bene: «un paese accogliente, pulito, con una defiscalizzazione a favore di nuove attività commerciali, puntando su “loisir et santé”».
“Oggi non ci sono più le risorse del passato”
«Il commercio è in difficoltà per mille ragioni ma il Comune di Saint-Vincent non dispone più delle risorse di budget del passato. - ha rimarcato l’assessore Alex Sabolo - Ora possiamo fare ciò che le risorse ci permettono, anche cercando di implementarle grazie alla collaborazione con il Casino, allo scopo di ottenere un impatto significativo. Di base, occorre mantenere aperto tutto ciò che lo è ora, dalla piscina al Col de Joux, dal Palais al Cinema».
Il consigliere Alessandro Perosino, vicepresidente dell’Associazione degli Albergatori, ha fatto il punto dei dati turistici: «Nel 2019, vi erano 132mila presenze turistiche; nel 2023 ve ne sono state 147mila ed è stato un anno record. Al 30 settembre, si contano 118mila presenze. Saint-Vincent ha 1.018 posti letto alberghieri, 303 nell’extra alberghiero, 238 di alloggi a uso turistico».
Allo studio un “marchio di località”
Tra le iniziative emerse durante la seduta e anticipate dal Sindaco: «Un grafico di rilievo nazionale sta progettando un marchio di località, che sarà presentato a operatori, cittadini e Consiglio presumibilmente prima di Natale. Dal 1° novembre, un social media manager promuoverà la cittadina e la sua offerta. È stato conferito un incarico per realizzare un archivio fotografico».