I resti di una fattoria di epoca romana cambiano il progetto delle autorimesse
Una riunione per fare il punto dopo la scoperta di reperti romani su come procedere nel cantiere per la costruzione delle autorimesse del Quartiere Dora, ad Aosta, si è tenuta mercoledì scorso, 30 ottobre, nella Sede della Soprintendenza ai Beni e attività culturali. Erano presenti il sindaco Gianni Nuti, l’assessore ai Lavori pubblici Corrado Cometto, il responsabile univo del procedimento Marco Framarin, l’assessore regionale ai Beni e alle attività culturali Jean-Pierre Guichardaz, la soprintendente Laura Montani, la dirigente Nathalie Dufour e l’archeologa Alessandra Armirotti. «In base alla planimetria che ci è stata fornita - riferisce l’assessore Corrado Cometto - l’area di cantiere verrà divisa in 2 parti. Su quella dove sono emersi reperti ritenuti di scarso interesse, ovvero muretti che servivano come recinti per animali da allevamento di quella che si presume fosse una fattoria di epoca romana, i lavori per le autorimesse - affidati all’impresa Triolet di Aosta - potranno riprendere con una assistenza archeologica. L’altra zona, quella più a est, pari a circa un terzo della superficie complessiva del cantiere, dove invece è stato scoperto l’edificio vero e proprio che probabilmente si estende anche sotto il PalaMiozzi, sarà oggetto di uno scavo archeologico per la valorizzazione del sito. Quest’ultimo, però, avverrà quando saranno reperite le risorse, quindi nel frattempo i reperti verranno ricoperti di sabbia e non si esclude una pavimentazione bituminosa realizzando, così, un ulteriore parcheggio per il Palamiozzi». Dato che le autorimesse verranno costruite con i fondi Pnrr, che stabilisce vincoli geometrici e temporali, si dovrà provvedere a una variante del progetto con posti auto sia a livello della strada che in un piano sotterraneo. Infine, grazie al ritrovamento di alcune monete, è stato possibile datare il periodo in cui la fattoria era attiva e cioè dall’anno zero al 600 dopo Cristo.