Ristori post alluvione, «La quota di 15 milioni deriva da un accordo raggiunto mercoledì 16 ottobre»

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In merito alla quantificazione dei contributi del Ministero del Turismo destinati alle imprese danneggiate dal maltempo dello scorso giugno, in una nota la Regione ribadisce che «la quota di 15 milioni di euro prevista per la Valle d'Aosta e il Piemonte deriva da un accordo raggiunto mercoledì 16 ottobre». Una precisazione arrivata dopo l’annuncio - , giovedì scorso, 24 ottobre - di Alberto Zucchi, referente di Fratelli d’Italia in Valle d’Aosta, della firma del ministro Daniela Santanchè del provvedimento che concede i ristori.

«L'ammontare del contributo è il frutto di un percorso di mediazione - prosegue la nota - che ha tenuto conto anche delle esigenze della Regione Piemonte che ha condiviso il principio di inserire tra le voci oggetto di contributo anche quelle dei ristori per mancati introiti, che si aggiungono ai rimborsi per i danni subiti. Di entrambe le tipologie di aiuti beneficeranno pertanto le aziende sia valdostane che piemontesi». Infine «si ricorda che, all'indomani dell'alluvione, l'importo prospettato alla sola Valle d'Aosta era di 10 milioni di euro, successivamente era stato comunicato che anche il Piemonte avrebbe beneficiato di una quota parte: una richiesta congiunta degli assessori al turismo delle 2 Regioni ha poi ottenuto l'aumento a 15 milioni delle risorse disponibili».

«Traspare il solito nervosismo dietro la precisazione del presidente Testolin che continua a ritenersi l’unico uomo titolato non solo a distribuire a suo piacimento i soldi dei contribuenti in Valle d’Aosta ma anche a voler assumere la paternità e la distribuzione esclusive per il riconoscimento di fondi governativi. - afferma Alberto Zucchi - Nel corso della celebrazione del 2° anno del governo Meloni mi sono limitato ad annunciare, senza assumere nessun merito, una buona notizia appena pervenutami personalmente dal ministro Santanchè che mi ha autorizzato a diffonderla ritenendo la stessa ricadente a pieno titolo come esempio concreto dei risultati conseguiti anche sul nostro territorio. Questo decreto è stato certamente frutto di un’interlocuzione con le regioni interessate, di cui ero anche io costantemente informato e per certi versi promotore anche perché sensibilizzato in tal senso come posso agevolmente dimostrare e che sfido chiunque a smentire. Il Presidente, pertanto, dovrebbe essere solo contento, come lo sono io, che il governo, in questo caso attraverso il ministro del Turismo Santanchè, abbia innalzato il plafond a 15 milioni e che soprattutto siano state considerate, in assenza di fondi regionali, anche le richieste di indennizzi, inizialmente non previsti, per i mancati utili degli operatori turistici valdostani colpiti, fino a ieri ignari come di tutti gli organi dell’informazione della buona notizia, comunicata in sordina in aula e per cui nessuno se ne era accorto. Capisco l’imbarazzo del Presidente per il riconoscimento di indennizzi per mancati utili che lui nonostante l’avanzo di amministrazione record non ha finora riconosciuto. Quello che conta più di assumersi dei meriti è però che dei fondi siano stati previsti e pertanto sarebbe opportuno un mero ringraziamento al governo avulso da ogni sterile rivendicazione postuma».

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