Continua il calo demografico, ma nel 2023 sono in aumento i residenti stranieri in Valle d’Aosta

Continua il calo demografico della popolazione valdostana: nel 2023 il saldo negativo è stato di 242 unità.

Come spiegato nel Dossier statistico sull'immigrazione (realizzato dal Centro studi e ricerche Idos, in collaborazione con il Centro studi confronti e l’Istituto di studi politica San Pio V e con il sostegno del fondo 8×1000 della Chiesa Valdese, presentato nella serata di martedì scorso, 29 ottobre, nel Salone ducale del Municipio di Aosta) le cause sono la crescita del tasso di mortalità e la flessione di quello di natalità, oltre al rilevante esodo, in buona parte giovanile, verso l'estero.

Da registrare l'anno scorso un leggero recupero del numero dei residenti stranieri che però non compensa il calo della componente italiana.

L'incidenza degli stranieri sulla popolazione valdostana si è attestata al 7 per cento, percentuale più bassa di tutto il centro-nord.

Complessivamente gli stranieri residenti in Valle d'Aosta, al 31 dicembre 2023, erano 8.664, circa 300 in più rispetto all'inizio dell'anno. La componente di origine europea è maggioritaria (53,8 per cento), le nazionalità più rappresentate sono quella romena (27,2 per cento), albanese (8,5 per cento) e ucraina (4,6 per cento). Gli africani incidono per il 28,7 per cento, seguono gli asiatici (9 per cento), e gli americani (8,4 per cento). Il fenomeno migratorio in Valle d'Aosta riguarda soprattutto le donne, che costituiscono il 54,4 per cento dei residenti stranieri. In materia di lavoro, nonostante l'aumento dell'occupazione, "restano inalterate le sperequazioni e le diseguaglianze tra la componente italiana e quella straniera".

Infine la Valle d'Aosta si conferma la regione italiana con meno richiedenti e titolari di protezione internazionale accolti nel proprio territorio (0,1 per cento rispetto al totale a livello nazionale).