Farchetta, un tris per la leggenda in terza categoria Suisse trionfa in prima. Sorpresa Tiky in seconda

Farchetta, un tris per la leggenda in terza categoria Suisse trionfa in prima. Sorpresa Tiky in seconda
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Una finale regionale storica. Innanzitutto perché non era mai successo che una bovina vincesse il titolo di terza categoria per 3 volte consecutive, impresa che domenica scorsa, 20 ottobre, è riuscita a Farchetta di Lorenzo Rosset. In secondo luogo perché 2 delle 3 reines regionali vengono dalla stessa stalla: in quella di Lorenzo Rosset, a Nus, è ospitata infatti anche Tiky del suo grandissimo amico Italo Arlian, che in seconda categoria ha creato la sorpresa più grande, vincendo la finale a cui si era qualificata con il terzo posto all’eliminatoria di Quart. Infine, in prima categoria è arrivato finalmente il bosquet più ambito per la fortissima Suisse di Ymak Frassy e Marco Chamonin.

Prima categoria: confermati i pronostici della vigilia

Se prima della Regionale c’era un nome che tornava sulla bocca di tutti, era proprio quello di Suisse. Così in pochi si sono stupiti quando - nell’ultimo incontro di giornata - la bovina di Ymak Frassy ha conquistato il bosquet allontanando rapidamente Caprice di Livio Pervier di Aosta, pur protagonista di un concorso di altissimo livello. La fase di studio tra le 2 finaliste è durata decisamente più dell’incontro stesso, un tempo necessario a far completare il giro d’onore ai 2 amici Lorenzo Rosset e Italo Arlian con le rispettive reines Farchetta e Tiky. Poi tutto si è concluso in un lampo tra gli applausi del pubblico. Suisse e Caprice si erano già incontrate ai quarti della Regionale nel 2022 (quando aveva vinto Caprice) e l’anno scorso agli spareggi (quando ha prevalso Suisse). La “bella” è valsa a Suisse il bosquet di reina des reines.

Le semifinali, in realtà, avevano fatto pensare a un ultimo atto più equilibrato, dal momento che Caprice era stata molto più rapida a sconfiggere la sorprendente Sirena dei Clos mentre Suisse aveva dovuto sudare non poco per avere la meglio su Briganda dell’azienda Verney: più volte Suisse ha attaccato infilando le corna sotto il collo dell’avversaria ma ogni volta Briganda era abile a indietreggiare di qualche passo e a ripartire con l’azione, prima di cedere sull’ennesimo assalto dell’avversaria.

Nei quarti di finale Suisse aveva sconfitto un’altra bovina dell’azienda Verney - Miracle - in uno scontro rapidissimo mentre Caprice sfogava tutta la sua energia sollevando 2 volte - da davanti e poi anche da dietro - Gitane di Davide Grimod. Negli altri 2 quarti di finale Briganda aveva la meglio sulla coriacea Belva di Didier Millesi, che si girava una prima volta e poi tornava sotto prima di arrendersi definitivamente, mentre Sirena dei Clos si liberava di Bufera dei frères Arvat di Donnas dopo una battaglia lunga e avvincente, con i Clos che contemporaneamente avevano sul campo pure - in seconda categoria - la loro Marseille impegnata nello scontro più lungo di giornata con Guerra dei Quendoz.

Tra le 56 bovine scese in campo in prima categoria (Axel di Gildo Bonin era la più pesante con i suoi 808 chili), il premio per la combattività è andato a Furia di Yannick Martinod di Saint-Nicolas e a Maurienne di Milvio Yeuillaz di Saint-Marcel.

In seconda categoria una finale a sorpresa

Se Suisse era pronosticata, davvero in pochi pensavano che il bosquet di secondo peso avrebbe potuto coronare le corna di Tiky di Italo Arlian. L’allevatore di Nus era al suo debutto alla finale regionale e la sua bovina non portava sul dorso il numero rosso che indicava le vincitrici dei concorsi eliminatori. Eppure, un incontro dopo l’altro, il sogno di Italo Arlian si trasformava in realtà. E d’altra parte lui sapeva di avere una gran reina e - proprio sulle pagine de La Vallée Notizie sabato scorso - aveva ammesso che un pensiero al grande risultato alla vigilia lo faceva perché «sognare in piccolo o in grande ha lo stesso prezzo». L’inattesa finale contro Belva di Maurilio Gérard (anche lei non reina di concorso ma qualificata con il secondo posto a Jovençan) è stata molto bella, con una decina di minuti durante i quali Tiky ha lentamente preso il sopravvento fino a obbligare Belva alla resa.

In precedenza Tiky si era rapidamente sbarazzata di Golda di Balicco-Patruno e anche ai quarti di finale aveva vinto in pochi istanti contro Gitane di Avoyer-Castellan, con Italo Arlian che saltava come un grillo per la gioia di essere approdato in semifinale, senza immaginare che la sua “giornata perfetta” lo avrebbe portato a un successo ben più grande. In semifinale Belva di Maurilio Gérard aveva la meglio sull’eroica Marseille dei Clos che, prima di alzare “bandiera bianca”, ha ancora provato un affondo nonostante fosse uscita pochi minuti prima dal lunghissimo confronto contro Guerra dei Quendoz. Negli altri quarti di finale Belva sconfiggeva Tarzan di Edy Damarino mentre Golda di Balicco-Patruno al termine di un avvincente combat sconfiggeva la reina regionale 2021 Orsière di Alino Marquis, poi omaggiata con fragorosi applausi durante il classico “giro dell’arena”.

Le più combattive tra le 52 contendenti: Gitane di Edi Viérin di Charvensod e Cucciola di Alfreda Tillier di Gressan.

Terza categoria: che tris per la straordinaria Farchetta!

Se 2 indizi sono una coincidenza, 3 indizi fanno una prova. E dimostrano che Farchetta di Lorenzo Rosset è una delle più grandi regine della storia delle batailles, nonché l’unica a essere mai riuscita nella tripletta consecutiva tra i “pesi leggeri”. Il terzo successo è sembrato anche quello più facile, con la regina in carica che è sempre parsa superiore rispetto alle avversarie. La finale contro Negrò di Stefano Charrier si è sviluppata in 8 minuti a grande intensità, con la forte bovina di Quart a mettercela tutta per trovare - invano - un punto debole nell’invincibile Farchetta.

La semifinale tra Farchetta e Zara di Ivan Heresaz è stata uno spettacolo, con Lorenzo Rosset concentrato, con il bastone giallo appeso al cappuccio, e l’allevatore di Verrès a dare coraggio alla sua sorprendente bovina restandone sempre a portata di sguardo, salvo poi indietreggiare con le mani sulla testa quando Farchetta prendeva Zara da sotto e la sollevava, costringendola ad arrendersi. Ivan Heresaz e Zara hanno comunque ottenuto così il miglior risultato nella storia per il Comune di Verrès (si veda articolo a pagina 16).

Dall’altra parte del campo Negrò vinceva la resistenza di Vipère di Massimiliano Garin con un attacco furioso che chiudeva il combattimento. Nei quarti di finale avevano alzato bandiera bianca Pandora di Michele Bionaz (contro Vipère), Reinon dei frères Grimod (contro Zara), Amoureuse di Mauro Chatrian (contro Negrò) e Varenne di Edy Gontier (contro la futura regina Farchetta).

Tra le 63 bovine scese in campo in terza categoria, sono state premiate come le più combattive Battaillon dei frèrees Abram di Doues e Samy della famiglia Parléaz di Aymavilles.

Farchetta di Lorenzo Rosset (con il numero 147) impegnata negli ottavi di finale contro Samby della famiglia Parléaz e Tiky (con il 114) mentre nei quarti frena la foga di Gitane di Avoyer-Castellan. Sotto (foto Luciano Ramires) la semifinale di prima categoria tra Suisse di Ymak Frassy e Marco Chamonin (con il numero 9) e Briganda dell’azienda Verney

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