Valle a metà

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Ho sentito parlare di un metrobus, in una Valle in cui nemmeno i bus hanno successo, una specie di mostro mezzo bus mezzo non so cosa, molto costoso, che possa collegare la presto velocissima Aosta all’alta Valle.

Non mi soffermo una riga di più su questo assurdo ibrido mitologico, ma ritengo piuttosto fare un passo indietro: avevamo una ferrovia che collegava Aosta a Pré-Saint-Didier, però l’abbiamo dismessa perché i passeggeri erano troppo pochi rispetto ai costi, salvo poi capire che col caro carburanti negli anni i pendolari, nonché i turisti, sono aumentati esponenzialmente. Stiamo spendendo soldi e molto ma mooooolto tempo per elettrificare, velocizzare, ampliare (chissà), la linea Aosta-Ivrea, ce la paga il PNRR, ce la chiede il Governo centrale e anche l’Europa, come adeguamento a tutto l’asse dei trasporti, perché non fare anche i pochi chilometri a salire verso Pré-Saint-Didier?

La semplice riattivazione di una tratta che fino a dieci anni fa esisteva, sarà onerosa, tuttavia mai come la decisione di farne una nuova, una volta che ci convertiremo che buttare tutto il traffico in statale non ha senso, non è ecologico e nemmeno funzionale. Mentre Italia intera cerca di velocizzare le linee, di diventare ecosostenibile, togliendo le auto dalle strade e con esse il trasporto su gomma, noi cosa facciamo?

Come al solito agiamo in controtendenza: prima creiamo mini treni improbabili per la bassa Valle, poi eliminiamo la ferrovia per l’alta, poi cambiamo idea e ci mettiamo a normalizzare la linea principale, dimenticando la sua naturale continuazione. Da tutti i punti di vista avrebbe senso, anche per un turista che si imbarchi da Milano o Torino per le piste, fino ai pendolari che ogni giorno si devono muovere, verso Aosta e poi verso gli altri Comuni, avere un’unica linea di trasporto che graviti sulla stazione principale, veloce, ecosostenibile e non incida sul normale traffico.

Ci sono i fondi, c’è la necessità, perché attorcigliarsi in fantasiosi progetti, quando si potrebbe semplicemente ripristinare e con calma ammodernare? Lo sta facendo tutta Italia, posto poi che la strada statale, unica via per andare da Aosta a Courmayeur, se non si prende la carissima autostrada, è nota per essere ormai congestionata in molti periodi dell’anno e in diversi momenti della giornata. Facciamo uno sforzo comune e aggiungiamo ai 66 epici chilometri, i 32 che uniscono la Valle d’Aosta da un capo all’altro, per non avere di nuovo un mezzo progetto, un pezzo che non parla con un altro, un servizio che non è completo, insomma il solito vorrei ma non posso. Unire è sempre meglio che dividere, costa meno e rende di più.

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