I moudzon hanno già vissuto la loro finale Trionfano Mirà, Jardin, Miluna e Terrible

I moudzon hanno già vissuto la loro finale Trionfano Mirà, Jardin, Miluna e Terrible
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La “bluetongue” ha più che dimezzato la partecipazione al Trophée Ville d’Aoste, l’atto conclusivo di un anno di battaglie dei moudzon. Sabato scorso, 12 ottobre, all’arena Croix-Noire sono potuti scendere in campo appena 47 capi (di proprietà di 17 allevatori), sulla novantina che erano stati pre-iscritti, molti meno rispetto ai 119 che si erano confrontati nel 2023. Sicuramente un peccato per lo spettacolo, anche se i combattimenti sono stati comunque di ottimo livello.

In prima categoria, riservata ai manzi sopra i 464 chili, ha vinto Mirà della società Tour d’Ailland di Aymavilles, con in seconda posizione Heidi di Ettore Trentaz di Saint-Pierre; in semifinale si era concluso il concorso di Coeur di Dante Stacchetti di Gressan e di Apache, sempre della società Tour d’Ailland; quinta posizione per Negrò di Valentina Ducler di Champorcher, Mystère di Ivan Heresaz di Verrès, Mandolla di Iole Cerise di Etroubles e Ninja di Vilma e Edy Cerise di Villeneuve. Nulla da fare per il manzo più pesante del concorso, Almira della società Barmasse-Berger di Brissogne, che ha spinto l’ago della bilancia fino ai 615 chilogrammi.

In seconda categoria (sotto i 464 chili) successo per Jardin di Joel Chamois di Nus che in finale ha sconfitto Saphir di Ivan Heresaz. Terza posizione per Image della società Tour d’Ailland e per Feisan di Valentina Ducler mentre ai quarti di finale si è concluso il concorso di Tuborg e Cattleya di Ivan Heresaz, Etoile di Valentina Ducler e Bimba di Ettore Trentaz.

Tra i manzetti di un anno il bosquet è andato a Miluna della società Barmasse-Berger (il più pesante dei concorrenti con i suoi 445 chili) che nella battaglia decisiva ha avuto la meglio su Suisse di Joel Chamois. Terzo posto per Ghirigò di Luca Gal di Quart e per Ferkà, ancora di Barmasse-Berger.

Infine tra le manze di 4 anni doppietta di Enzo Marcoz con prima la sua Terrible (la più pesante, con 593 chili) e seconda Sarry; i capi dell’allevatore di Brissogne in semifinale avevano allontanato Allegra di Cesare Cerise di Saint-Christophe e Mistique di Jader Cheillon di Valpelline.

Sono stati premiati anche i manzi più combattivi: Mystère di Ivan Heresaz in prima categoria, Etoile di Valentina Ducler in seconda, Caprice di Anna Artaz di Quart tra i manzetti e Sandokan di Valentina Ducler tra le manze di 4 anni.

«Purtroppo la “bluetongue” ha dimezzato la partecipazione al Trophée Ville d’Aoste ma i combattimenti sono stati comunque di buon livello e i manzi erano molto ben preparati. - commenta Vilma Cerise, presidente dell’associazione Compagnons Batailles di Moudzon - Ringraziamo gli allevatori che hanno partecipato, il Consiglio Valle, l’Assessorato regionale dell’Agricoltura e tutti gli sponsor che ci sostengono».

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