Addio a Giuseppe Sacco, primo Maestro del Lavoro nell’edilizia in Valle d’Aosta
Giuseppe Sacco era la dimostrazione vivente che competenza e professionalità non dipendono esclusivamente da un titolo di studio ma anche e soprattutto da un carattere determinato, indispensabile per migliorarsi costantemente. Era nato in una famiglia numerosa a Bovalino, in provincia di Reggio Calabria, il 22 settembre 1929. Tra fratelli e sorelle erano in 9 e lui il primogenito. Una famiglia onesta e modesta, con il padre Domenico che faceva il calzolaio e la madre Giuseppina Carpentieri che gestiva un forno e vendeva il pane. Al termine della quinta elementare il maestro chiamò i genitori per esortarli a fargli continuare gli studi, ma le loro condizioni economiche non lo permettevano.
Così Giuseppe Sacco iniziò a lavorare presto nei cantieri, senza immaginare che il destino lo avrebbe portato nelle nostra regione per amore. Già, perché conobbe Maria Rosa Morabito - mancata nel 2020 - che da Aosta era andata in vacanza in Calabria e il 18 ottobre 1953 si sposarono.
Proprio quell’ anno fu assunto dalla nota impresa edile di Carlo Luchini dove rimase fino alla pensione. Il matrimonio fu coronato dalla nascita nel 1954 di Liliana, per 13 anni insegnante nelle scuole di infanzia e poi impiegata nell’Ufficio Cultura del Comune di Aosta con la qualifica di istruttore, e nel 1967 di Gabriella, diplomata in ragioneria, bancaria.
Nell’impresa Luchini, Giuseppe Sacco si distinse per il suo impegno: assunto come muratore, gli furono affidati nel tempo incarichi sempre più importanti e delicati. Nominato capo cantiere, divenne responsabile di 40 operai, coordinando il lavoro con grande attenzione alla loro sicurezza. Tanto che nel 1989 fu insignito dell’onorificenza di Maestro del Lavoro, il primo in Valle d’Aosta nel settore dell’edilizia.
Estroverso e altruista, grande tifoso del Torino, abitava in via Mont Fallère, nel Quartiere Cogne. Si è spento all’età di 95 anni all’Ospedale Beauregard domenica scorsa, 13 ottobre, e i funerali molto partecipati sono stati celebrati martedì 15 nella chiesa di Saint-Martin-de-Corléans. Al termine della funzione religiosa l’ex console dei Maestri del Lavoro valdostani Luigi Busatto lo ha affettuosamente ricordato elogiando le sue rare doti umane e professionali.