Désarpa a St-Nicolas: è sempre una bella festa per i montagnards

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Mucche che scendono, mucche che salgono. Strana désarpa quella del 2024 a Saint-Nicolas, dove le recenti restrizioni concernenti la “bluetongue” obbligano a tenere gli allevamenti distanti uno dall’altro, anche se è dimostrato che la malattia non si trasmette tra le bestie. Quindi sotto un bel sole, che ha scaldato una giornata fredda come quella di sabato scorso, 5 ottobre, il pubblico sempre numeroso ha assistito alla “risalita” della strada di Fossaz da parte delle bestie dell’alpeggio del Frà indirizzate verso la stalla di Chaillod. Niente di male, un’animazione diversa rispetto al solito, con come da tradizione le prime ad arrivare le bovine delle Maisonettes con la numerosa famiglia di Attilio Yeuilla di Pollein. A seguire il Breuil di Orlando Domaine e dalle Thoules di Vetan le mucche di Romina Martinod, sorridente in testa alla mandria. Poi dopo il diversivo dei capi arrivati dall’alpe Frà di Vertosan, dal fondo del vallone sono scesi Diego Verthuy e la sua famiglia di Quart, accompagnati da tanti amici.

Ancora una volta la désarpa di Saint-Nicolas si è dimostrata una festa autentica, con molte persone che si ritrovano puntuali ogni anno nell’occasione, per applaudire gli allevatori, approfittando del pranzo servito dalla Pro Loco per un centinaio di commensali e dagli altri ristoranti, tutti affollati in una bella giornata di festa, come l’occasione vuole.

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